Arriva l’adesione ed il sostegno della Fillea alla petizione popolare per il diritto all’abitare del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari, rivolta alla Presidenza del Senato e della Camera dei deputati.


“Mutui alle stelle, crescita a doppia cifra dei prezzi delle locazioni, due milioni e mezzo di famiglie che non riescono a sostenere le spese dell’abitazione e delle utenze: quella della casa è ormai una vera e propria emergenza, su cui ci aspetteremmo una risposta concreta da parte del governo.” È quanto si legge in una nota della segreteria nazionale degli edili Cgil, che prosegue “per far fronte ai bisogni delle fasce sociali più deboli, anziani, famiglie monoreddito, giovani e studenti, serve una seria politica per la casa, con risposte immediate all’emergenza ed un progetto di medio e lungo periodo per la realizzazione di un piano casa nazionale. Nell’immediato, basterebbe cambiare la legge finanziaria, rifinanziando il fondo di sostegno per l’affitto e il fondo per la morosità incolpevole - oggi invece azzerati dal governo - per un valore di almeno 900 milioni di euro, e incrementando quello per gli studenti fuori sede.”

“Per il medio e lungo periodo, servirebbe un piano pluriennale per realizzare i 600mila alloggi di edilizia residenziale pubblica necessari al fabbisogno, attraverso la riqualificazione urbanistica ed edilizia delle periferie, il recupero di immobili pubblici dismessi e la riqualificazione del patrimonio ERP esistente, circa un milione di abitazioni, che per la gran parte necessitano di interventi di risanamento ed efficientemente energetico.”
 

Per gli studenti fuori sede, prosegue la Fillea “occorrono politiche di sostegno e investimenti per realizzare residenze ed alloggi destinati a coprire un fabbisogno di 60mila posti letto, oggi per la gran parte lasciati al mercato libero e alla speculazione, con prezzi alle stelle, spesso senza contratto, tali ormai da divenire una delle cause della rinuncia a proseguire gli studi universitari, come ci ha ricordato recentemente un rapporto Sunia - Cgil - Udu.”

Per queste ragioni nei prossimi giorni "insieme alle ragioni che ci hanno spinto a proclamare gli scioperi dal 17 al 1 dicembre, sosterremo la raccolta delle firme promossa dal Sunia nei luoghi di lavoro e nelle piazze” conclude la nota della segreteria nazionale Fillea.