“Conoscere per resistere”, assemblea volontaria dei campi antimafia: con questo titolo si svolge l’evento del 5 e 6 novembre, l’assemblea nazionale dei volontari promossa dallo Spi Cgil. Appuntamento in due luoghi simbolo: Spino D’Adda (Cremona) il 5 novembre, Milano il 6 novembre (il programma integrale in pdf).

La scelta non è casuale: si tratta infatti di un bene confiscato alla criminalità organizzata e restituito alla collettività, a Spino D’Adda, insieme alla sede storica della Camera del lavoro di Milano.

Qui centinaia di volontarie e volontari anziani provenienti da tutta Italia si riuniranno, spiega lo Spi, per condividere esperienze e approfondimenti insieme ai molti giovani che ogni estate partecipano ai campi antimafia, sostenendo le realtà associative impegnate nella gestione dei beni confiscati e nella promozione della cultura della legalità.

Legalità, formazione e testimonianze

La prima giornata, martedì 5 novembre, si svolgerà come detto a Spino d’Adda: verrà inaugurata da una visita presso la tenuta Terre e Libertà, confiscata alla criminalità e destinata nel 2022 al Comune, che l’ha temporaneamente affidata alla Camera del lavoro territoriale di Cremona, allo Spi Cgil Cremona e alla onlus “Una Casa Anche per Te”.

Dopo il pranzo sociale a cura degli studenti della Scuola Cr. Forma di Crema, i volontari si sposteranno presso il Cinema Vittoria dove prenderà il via l’assemblea che si aprirà con la presentazione della ricerca “Mafia ed eversione”, commissionata dallo Spi Cgil; seguono approfondimenti su mafie contemporanea e cultura della legalità e sulla rigenerazione del territorio attraverso i beni confiscati.

Scacchetti: un meraviglioso laboratorio sociale

A spiegare il senso delle giornate è la segretaria generale dello Spi, Tania Scacchetti: “Per noi i campi sono un luogo di trasformazione sociale oltre che di presidio della legalità e dell’antimafia. Sono un meraviglioso laboratorio sociale che mescola tante realtà diverse: pensionati e studenti, persone provenienti da territori e regioni lontane con storie ed esperienze differenti alle spalle. Quando si esce dai campi – aggiunge – lo si fa con la consapevolezza che costruire una società migliore è possibile e va fatto assieme”.

Così Claudia Carlino, segretaria nazionale Spi Cgil: “Quest’anno oltre a riconoscere l’impegno dei circa 230 volontari che hanno partecipato ai campi antimafia, proponiamo momenti di formazione promossi dall’Alta scuola Spi sui temi del contrasto alla cultura mafiosa. Dare strumenti formativi significa qualificare sempre di più la presenza dei volontari e renderli ancora più consapevoli del loro ruolo".

Nel corso della giornata interverranno anche rappresentanti dell’Unione degli universitari e della Rete degli studenti medi, insieme a magistrati, operatori e associazioni impegnate nella valorizzazione dei beni confiscati, tra cui Libera. Spazio poi alle esperienze di progetti come “Riusiamoli”, che affronta l’emergenza abitativa studentesca nelle grandi città.

La seconda giornata a Milano

La seconda giornata, mercoledì 6 novembre, si terrà a Milano, nella sede della Camera del lavoro, presidio di diritti e memoria del movimento dei lavoratori. Sono previsti gli interventi di rappresentanti della segreteria confederale della Cgil nazionale, di Magistratura democratica – sul tema della riforma della giustizia – e dell’Università di Bologna, insieme a studiosi e rappresentanti istituzionali impegnati nella lotta alle mafie.

A chiudere i lavori sarà la segretaria generale Tania Scacchetti, dopo un momento dedicato ai racconti dei volontari dei campi: si tratta, conclude lo Spi, di storie di impegno concreto e di collaborazione tra istituzioni, associazioni come Libera e Arci, cooperative, mondo del lavoro e volontariato.

IL PROGRAMMA INTEGRALE