Firmato oggi (sabato 14 gennaio) a Bari un accordo tra Cgil e altre 24 associazioni che operano su diversi temi (legalità, ambiente, rappresentanza di genere, anziani, immigrazione) “per sostenere i decisori politici a mettere in campo le migliori strategie e risposte ai bisogni delle persone e per lo sviluppo della Puglia”.

“Un accordo di consultazione e confronto – spiega il segretario generale Cgil Puglia Pino Gesmundo – affinché i soggetti della rappresentanza sociale, del volontariato, della cooperazione, della cultura, gli studenti, che quotidianamente operano nel nostro territorio, spesso condividendo percorsi e valori, possano spingere i cittadini alla partecipazione”. Un supporto alla cittadinanza attiva, che è “baluardo democratico a sostegno delle istituzioni da ogni deriva personalistica o, peggio, influenza esterna e non trasparente”.

I firmatari

Un percorso condiviso da Cgil Puglia, Abusuan, Action aid, Anpi Puglia, Antigone, Arci Puglia, Associazione studi giuridici immigrazione, Auser Puglia, Avviso pubblico Puglia, Casa delle donne del Mediterraneo, Comitato Io accolgo Puglia, Federconsumatori Puglia, Forum del terzo settore Puglia, Forum per cambiare l’ordine delle cose Puglia, Legambiente Puglia, Legacoop Puglia, Libera Puglia, Missionari comboniani, Pax christi, Radici future produzioni, Rete dei comitati per la pace di Puglia, Rete della conoscenza Puglia, Uds Puglia e Wwf Puglia.

La posizione della Cgil

“Viviamo un contesto – ricorda Gesmundo – contrassegnato da scenari di guerra internazionale, crescente povertà nel Paese e disuguaglianze nel mondo, sfide fondamentali come quella ambientale e per la salvezza del pianeta, dopo anni di disintermediazione dei corpi sociali e svalutazione del valore del lavoro”.

Per il segretario Cgil “tutto questo ha generato un problema in Italia ma anche in altri Paesi, un deficit di partecipazione democratica che spinge quasi la metà delle persone a rinunciare al proprio diritto di voto, a scegliere rappresentanza politica e idea di società, sempre più schiacciati dal dominio del profitto a qualunque costo”.

I firmatari di questo accordo hanno “un’idea di società differente, giusta e solidale. Nel territorio ogni giorno condividiamo progetti concreti di rappresentanza del lavoro, delle persone che vivono condizioni di difficoltà, diamo risposte a tanti bisogni, alimentiamo discussione, confronto, dibattito, sui temi politici, economici e sociali della nostra regione”.

Pino Gesmundo così conclude: “Partiamo da questa voglia di partecipazione che si esplicita attraverso azioni concrete, per estenderla, costituendo un osservatorio sociale che intende contribuire allo sviluppo della Puglia, mettendo a sintesi le sensibilità e le conoscenze di tutti, ognuno conservando autonomia”.