"Abbiamo condiviso alcuni punti importanti: il primo è quello degli investimenti pubblici per l'infrastrutturazione materiale e anche per quella sociale, con un piano di assunzioni al Mezzogiorno in settori come il rinnovamento amministrativo, la sanità e l'istruzione". Lo afferma all'Ansa la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, al termine dell'incontro con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano. Al centro della riunione di oggi (giovedì 17 ottobre) al dicastero c'era, appunto, il Piano per il Sud.

"Per noi - prosegue Fracassi - è molto importante che il ministro abbia dichiarato di essere disponibile ad avviare un percorso. Due giorni fa abbiamo sottoscritto un documento unitario con Confindustria sul Mezzogiorno, abbiamo dunque una piattaforma congiunta". Oggi più che mai, per la sindacalista, "è strategico per il nostro paese avviare una stagione diversa per il meridione".

In particolare, tra i vari nodi, bisogna affrontare il tema della governance: "Ci sono troppi soggetti e troppi luoghi che alla fine non decidono". Occorre fare inoltre un ragionamento sulla sostenibilità ambientale, avviando una riconversione ecologica delle produzioni, un tema "che ci interessa molto".

"Prima dell'autonomia differenziata - invece - bisogna provare a dare gli stessi diritti a tutte le persone in Italia, e oggi non è così, quindi penso che l'autonomia sia un tema non urgente". Molto urgente, al contrario, è "far ripartire il Sud, visto che gli ultimi dati sull'occupazione e gli assetti produttivi ci dicono che siamo in pesante arretramento. Il lavoro si crea facendo gli investimenti".

Per il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, "si apre finalmente una fase di confronto, che abbiamo chiesto debba essere strutturata e permanente sui temi del Mezzogiorno, con l'obiettivo di arrivare a una strategia organica". Così Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil: "L'incontro è andato bene. C'e' una consonanza di impostazione su cosa non ha funzionato e cosa non funziona nel Mezzogiorno. Vediamo se riusciamo a fare norme con sanzioni per coloro che non rispettano gli impegni".