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Presentato a Potenza, nella sede della Cgil Basilicata, il documento sulla mobilità lucana di Cgil Basilicata e Filt Cgil Basilicata: “Basilicata 2030” fa il punto sulle criticità del sistema delle infrastrutture lucane legate ai trasporti, lanciando alcune proposte alla Regione.
“La Basilicata – hanno spiegato i segretari generali della Cgil Basilicata e della Filt Cgil Basilicata, Fernando Mega e Luigi Ditella - vive da decenni una condizione di isolamento infrastrutturale che ne limita fortemente lo sviluppo economico, sociale e territoriale. Nonostante la sua posizione geografica strategica al centro del Mezzogiorno, risulta marginalizzata rispetto alle principali reti di trasporto nazionale ed europeo.
In un contesto di transizione ecologica, coesione territoriale e rilancio della mobilità sostenibile promosso dal Pnrr e dalle politiche Ue, riteniamo sia imprescindibile una nuova visione strategica, integrata e intermodale della mobilità lucana, che superi le logiche frammentarie e localistiche sfruttando la posizione di regione cerniera del sud e dei principali porti e corridoi europei".
Questi i motivi per i quali il sindacato chiede alla Regione Basilicata maggiori investimenti e l’impiego delle risorse a disposizione nei tempi e nelle modalità indicate dal Pnrr, per fare uscire la regione dall’isolamento. “Non è più il tempo degli studi di fattibilità, che restano solo su carta proseguono Mega e Ditella – Non possiamo accontentarci di qualche chilometro di asfalto sulle maggiori arterie lucane come la Potenza – Melfi, la Matera – Ferrandina, o che l’Alta velocità ci lambisca solamente. Una Basilicata connessa è una Basilicata competitiva. Ora è il tempo della visione, della responsabilità e delle scelte coraggiose”.
La Cgil e la Filt Cgil Basilicata hanno quindi rilanciato la petizione “Se non ora, quando?” pubblicata su change.org e che ha raggiunto le 1600 firme per chiedere la realizzazione della bretella ferroviaria tra Potenza, Tito e Polla che colleghi l'area nord del Vulture, il Materano e il Metapontino all'alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Secondo il sindacato “il progetto non solo migliorerebbe la mobilità dei cittadini, ma attrarrebbe importanti investimenti grazie alla movimentazione rapida di merci e persone.
Inoltre, collegherebbe l'area sud del Lagonegrese con Potenza e il nord della Basilicata, creando un asse di sviluppo economico sostenibile e contribuendo alla riduzione delle disparità territoriali. I benefici di questa infrastruttura sarebbero molteplici. In primo luogo, verrebbe potenziata l'accessibilità di tutta la regione, facilitando la connessione tra aree e i capoluoghi. Inoltre, una rete ferroviaria moderna ed efficiente è essenziale per lo sviluppo economico e sociale della Basilicata, poiché permetterebbe di superare il divario infrastrutturale che ci separa dal resto del paese”.
Sulla stessa piattaforma la Filt Cgil Basilicata ha promosso una raccolta firme anche per il ripristino immediato della linea ferroviaria Potenza-Melfi, l cui interruzione “sta avendo un impatto negativo su migliaia di persone che si affidano quotidianamente al treno per raggiungere i luoghi di lavoro, le scuole e per accedere ai servizi essenziali. Inoltre, senza un trasporto pubblico efficiente, aumenta il traffico stradale, con conseguenti problemi ambientali dovuti all'inquinamento e al consumo di carburante”.
Di seguito il documento del sindacato punto per punto.























