Leggi anche

La manifestazione
In piazza a Napoli per il lavoro
RedazioneAppuntamento con Cgil, Cisl e Uil sabato alle 10.30 alla Rotonda Diaz. Diretta su Collettiva
L'intervento
Il segretario generale della Cgil al comizio di Napoli: "Il fisco è la madre di tutte le riforme". Al governo dice: "Vogliamo risultati, non ci fermeremo"
"Siamo vicini a loro. Insieme, Cgil Cisl e Uil hanno avviato ieri (19 maggio, ndr) una grande sottoscrizione e abbiamo chiesto anche alle imprese di contribuire, perché è davvero il momento di difendere questo Paese". Si apre così, con un pensiero e l'annuncio di un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall'alluvione, l'intervento del segretario generale Cgil Maurizio Landini alla manifestazione unitaria organizzata dai sindacati a Napoli, l'ultima delle tre organizzate a maggio dopo quelle di Milano e Bologna.
Quello che è successo in Emilia Romagna e nelle Marche, osserva il leader Cgil, "non è una disgrazia, non è una cosa che non ricapiterà più". È invece un segnale molto preciso: "il cambiamento climatico è il frutto di un modello economico e produttivo sbagliato che va cambiato. Questo è il punto da cui dobbiamo partire, rimettendo quindi al centro non solo il lavoro, ma anche la sostenibilità economica sociale e ambientale".
Resta sullo sfondo la prima riforma da attuare, cioè quella fiscale. "Perché la ricchezza – sottolinea Landini – dev'essere redistribuita a coloro che l'hanno prodotta, cioè i lavoratori. Lo dico non solo in polemica con questo governo, ma rivolto a tutti i governi che ci sono stati negli anni, perché abbiamo ancora cento e più miliardi ogni anno di evasione con un livello di corruzione e di lavoro nero che non c'è da nessun'altra parte". Non può dunque essere che questa, incalza il segretario della Cgil, la madre di tutte le battaglie; sia per difendere gli interessi dei lavoratori, sia per dare un futuro a tutto il nostro Paese. Il governo però non ci sta ascoltando, il disegno di legge sulla flat tax che il Parlamento sta discutendo non va certo in questa direzione".
"Questa manifestazione – osserva ancora Landini – dice anche un'altra cosa ben precisa: il mondo del lavoro non vuole dividere il Paese, lo vuole unire, dal Nord al Sud al Centro. Non abbiamo bisogno dell'autonomia differenziata. Noi abbiamo bisogno dell'unità di questo Paese, la nostra Costituzione va applicata, non va cambiata e un punto deve essere molto chiaro: non abbiamo alcuna intenzione di fermarci qui, vogliamo portare a casa i risultati, vogliamo aumentare i salari, rinnovare i contratti, vogliamo la riforma delle pensioni".
Il numero uno di Corso d'Italia si sofferma anche sul tema dei migranti, spesso sbandierato dall'esecutivo con toni tutt'altro che rassicuranti: "Ci dicono che dobbiamo avere paura di chi se ne va dai posti dove ci sono le guerre o dove si muore di fame. In realtà ci raccontano le solite balle: noi non abbiamo paura, vediamo persone come noi, a prescindere dal colore della pelle, vediamo fratelli e sorelle che devono avere il nostro stesso diritto di vivere. A chi pensa di chiudere i porti, do un suggerimento: guardino gli aeroporti, piuttosto, e scopriranno che i giovani italiani costretti ad andarsene all'estero sono molti di più rispetto ai migranti che arrivano".
Questo è il tema centrale, e non solo per trattenere i giovani nei confini nazionali. "Lo diciamo anche alle imprese, non giriamoci attorno: è il momento di aumentare i salari, di rinnovare il contratti e di investire, di mantenere le produzioni". Non manca un pensiero speciale rivolto ai lavoratori della Whirlpool, che qui a Napoli hanno battagliato per anni, anche quando qualcuno diceva non c'era più niente da fare: "Loro non hanno mai fatto un passo indietro e alla fine quella lotta ha prodotto il risultato di continuare a lavorare".
Si chiude con una battuta e una citazione al recente scudetto vinto dal Napoli, il comizio di Landini: "Ho visto, venendo qui, che c'è un numero che gira molto, è il numero 3. Vorrei ricordare che questa è la terza manifestazione che facciamo. E allora diciamolo insieme, 'ricominciamo tutti da tre', perché lo deve sapere il governo, lo devono sapere le imprese: noi non ci fermeremo fino a quando non avremo portato a casa il risultato".
La manifestazione Appuntamento con Cgil, Cisl e Uil sabato alle 10.30 alla Rotonda Diaz. Diretta su CollettivaLeggi anche
In piazza a Napoli per il lavoro
Redazione