Nella città metropolitana di Milano da qualche tempo si dà gambe a quell’idea iniziale, partita proprio da Milano e agita a livello nazionale in un articolato seminario di confronto già nel 2020 insieme alle Camere del lavoro, al governo e all’Anci, di provare a governare le trasformazioni tecnologiche a partire dalle città, con uno sguardo rivolto alle esigenze delle persone e allo status dei dati da queste prodotti.

Nell’area metropolitana del capoluogo lombardo sono stati firmati due accordi: uno nel 2021 nel comune di Cesano Boscone, 27 mila abitanti, di cui Collettiva ha dato notizia, e un altro a Rho. Quello di Cesano è un protocollo di intesa tra l’amministrazione comunale, le organizzazioni sindacali confederali e le rispettive categorie dei pensionati, che partiva proprio dalla constatazione di come l’accelerazione dei processi di implementazione digitale passasse attraverso accordi specifici.

Infatti, mentre il Comune si impegnava a digitalizzare alcuni suoi sevizi, le parti convenivano che i dati fossero considerati beni comuni e dunque che il Comune si adoperasse per elaborare una comunicazione trasparente e accessibile rispetto al trattamento dei dati dei cittadini e, nel pieno rispetto del Gdpr, il Regolamento generale sulla protezione dei dati, a rendere fruibili le informazioni prodotte a beneficio della collettività.

Oggi sono finalmente partiti i corsi, organizzati dall’amministrazione in collaborazione con i sindacati dei pensionati, con un programma articolato che va dal 3 al 7 giugno destinato ai residenti a Cesano Boscone over 60, programma che si dà gli obbiettivi minimi: saper consultare una casella elettronica, utilizzare le App della pubblica amministrazione, prenotare visite ed esami e accedere al fascicolo sanitario elettronico, prenotare viaggi ed eventi culturali e navigare nei motori di ricerca evitando le truffe. Insomma, un buon viatico per sapersi orientare e acquisire indipendenza.

Il progetto non si è fermato a Cesano. È stato proposto dagli stessi contraenti sindacali, stavolta al Comune di Rho (51 mila abitanti): sostanzialmente si è riprodotto lo stesso schema di accordo, rendendo persino più puntuali gli impegni di formazione già in corso degli over 60, con uno sguardo attento anche qui sia alle possibili frodi che al cyberbullismo, e poi, giacché nel fare si migliora sempre, ecco l’intero capitolo già presente nel precedente accordo su democrazia, trasparenza e negoziabilità dei dati.

Perché ormai è un fatto assodato, almeno da parte nostra e, diremo, di qualche amministrazione pubblica, che i dati dei cittadini che interagiscono con la pubblica amministrazione sono un bene comune, “rappresentano una forma di ricchezza collettiva e producono informazioni di interesse per la comunità”. Ed allora lo si scrive con sempre maggiore chiarezza.

“L’obiettivo della Camera del lavoro metropolitana di Milano è quello di rendere la digitalizzazione una opportunità per tutti - spiega Virginia Montrasio, responsabile del dipartimento contrattazione e innovazione della Camera del lavoro di Milano, che ha creduto in questi progetti e firmato gli accordi - e di richiamare le istituzioni al proprio ruolo di governo delle transizioni affinché non divengano amplificatrici delle diseguaglianze. Per questa ragione siamo molto soddisfatti della costruzione di questi percorsi con le amministrazioni di Cesano e di Rho per l’avvio di iniziative concrete a favore dei cittadini. Continuiamo a lavorare per far crescere l’attenzione e la sensibilità politica su questi temi da parte dei Comuni e per estendere ad altri l’adesione a progetti di questo tipo".

Cinzia Maiolini è responsabile dell'Ufficio 4.0 Cgil