Un lungo corteo silenzioso, composto da centinaia di persone, lungo la strada che porta alla spiaggia di Steccato di Cutro. Ad aprire la manifestazione c'è una croce fatta con il legno del barcone (qui la fotogallery).

Grande affluenza all'iniziativa "Fermiamo la strage subito", con l'obiettivo di esprimere vicinanza ai superstiti e alle famiglie delle vittime del naufragio del 26 febbraio, ringraziare la popolazione locale e chiedere un cambio netto delle politiche migratorie nel nostro Paese.

Tante le realtà che hanno aderito alla manifestazione. Tra queste c'è la Cgil, da giorni impegnata in prima linea, presente per le strade molti attivisti e bandiere del sindacato. Troviamo poi l'Anpi, naturalmente, ma anche un'onda di persone comuni, uomini e donne arrivate da pullman provenienti da tutta Italia. Ci sono molte Ong, l'Arci, Emergency, l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.

Un percorso di mobilitazione

A ricordare le ragioni della mobilitazione è stata Tania Scacchetti, segretaria confederale Cgil: "Quello che è accaduto non doveva accadere. Affinché possa essere così, serve un radicale cambio delle politiche. Noi non rinunciamo a costruire la forza politica per imporre nuove regole e di nuovi modi di agire e gestire l’immigrazione nel nostro Paese e in tutta Europa”.

"Vogliamo esprimere la nostra indignazione e la solidarietà con le vittime e le loro famiglie con una marcia silenziosa - spiegano gli organizzatori -. La manifestazione di Cutro è il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti che la promuovono intendono organizzare affinché queste politiche invertano rotta".

Forte e simbolica la scelta di aprire con la croce di legno del barcone. "È il momento - aggiungono - di dire basta a ogni forma di strumentalizzazione politica e di fermare le stragi".

Cgil: persone in mare vanno sempre soccorse

"Un corteo silenzioso, partecipatissimo, quello di oggi sulla spiaggia di Cutro. Una manifestazione in cui i sindacati, insieme a centinaia di associazioni, hanno ricordato le vittime del naufragio e hanno espresso vicinanza ai familiari e alla popolazione locale che, subito dopo la tragedia, ha risposto con grande solidarietà". Così la segretaria confederale Tania Scacchetti, parlando proprio dalla marcia.

“Un’iniziativa nazionale non solo per esprimere vicinanza - spiega -, ma anche per chiedere un radicale cambiamento delle politiche migratorie italiane ed europee, e quindi per rafforzare l’accoglienza, aprire i corridoi umanitari: le persone in mare vanno sempre soccorse, senza se e senza ma. Pensare che si possano fermare i migranti, che fuggono da guerre e persecuzioni, nei Paesi di partenza è una grande falsità”. 

Inoltre, ha aggiunto Scacchetti, “l’enorme spirito di solidarietà espresso quest’oggi si contrappone a un governo che non ha voluto incontrare i parenti delle vittime, né tanto meno avvicinarsi al luogo della tragedia. Il nostro Paese e l’Europa devono definire nuove politiche migratorie che mettano al centro umanità e accoglienza”.

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