La Rete degli studenti medi continua a mobilitarsi per esprimere la più forte condanna per le dichiarazioni di Valditara. Oggi pomeriggio (25 febbraio) a Roma nei pressi del Colosseo, presto sgomberati dalle forze dell'ordine dopo che era stato negato il presidio davanti al ministero dell'Istruzione.

"Valditara è un pericolo per la democrazia, favorisce la repressione del dissenso: non possiamo accettare come comunità studentesca che parole che rimandano agli anni più bui del nostro paese siano associate al ministro dell'istruzione, questi atteggiamenti intimidatori non possono essere tollerati. Valditara deve dimettersi", dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi.

Per questo motivo, la Rete continua la propria mobilitazione iniziata ieri in tutte le scuole d'Italia e proseguita oggi a Roma: "Ieri eravamo nelle scuole per esprimere solidarietà alla preside del Da Vinci affiggendo la sua preziosa lettera e la scritta 'Scuola antifascista' nei nostri istituti. Oggi abbiamo continuato la nostra protesta con un'azione dimostrativa davanti al Colosseo, dove è stato spiegato uno striscione recante la scritta Valditara dimettiti, ogni scuola un presidio antifascista", aggiunge il coordinatore.

"È più che mai necessario continuare a manifestare a gran voce la nostra opposizione ad un modello di scuola reazionario ed al governo che lo propone. dalla scuola non si passa, gli studenti e tutta la comunità scolastica sono pronti a resistere alla narrativa proposta dal Ministro" prosegue Giorgio Carratta, della Rete degli studenti medi.

"La Rete degli studenti medi non si fermerà e continuerà a chiedere con forza le dimissioni del ministro e ci aspettiamo che anche gli altri esponenti del governo facciano lo stesso per distanziarsi da delle parole così gravi" conclude Notarnicola.