Trasferirsi per lavoro dovrebbe essere sempre un’opportunità, non dovrebbe mai essere sfruttamento. Ecco perché i lavoratori e i sindacati in tutta Europa chiedono un cambiamento. Quello che chiediamo è che ci siano molti più ispettori sul lavoro, per garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati dai datori di lavoro. Vogliamo eliminare tutte le scappatoie: una di queste è l’impiego dei caporali. Ci sono anche le lunghe catene di subappalto: molto spesso i lavoratori non sanno neanche chi sia il loro capo. Possiamo semplificare tutto questo, possiamo eliminare i caporali e limitare le lunghe catene del subappalto a non più di due livelli, così da poter rendere i datori di lavoro responsabili, in modo che non traggano più profitto dallo sfruttamento e siano, invece, tenuti a risponderne laddove si verifichi. Dobbiamo anche assicurarci che tutti i fondi pubblici vengano erogati solo a quei datori di lavoro che rispettino davvero i diritti dei lavoratori. penso in particolare al Common Agricultural Program, un fondo per gli agricoltori. Quelli tra loro che fanno le scelte giuste, che sono onesti non dovrebbero essere svantaggiati da chi usa lo sfruttamento per la produzione agricola. Non riguarda solo l’agricoltura: c’è anche il settore dell’edilizia, dove spesso lavorano migranti ai quali vengono negati i diritti, mentre al sindacato viene negato invece il diritto alla contrattazione e a fare accordi. Ci sono molte azioni che possiamo intraprendere a livello europeo per garantire che la politica comprenda i problemi, ci ascolti e metta in campo soluzioni concrete
Esther Lynch, segretaria generale della Confederazione Europea dei Sindacati
(Montaggio a cura di Daniele Diez)