Una donna di 39 anni presa a calci e pugni in pieno giorno e davanti ai passanti. È successo a un paio di chilometri dal centro di Bracciano, provincia di Roma. Colpevoli della brutale aggressione cinque militanti di Casapound, quattro uomini e una donna, tutti di età compresa tra 25 e 30 anni. La vittima aveva visto un manifesto con simboli fascisti, nello specifico una croce celtica, che commemorava i fatti di Acca Larenzia, attaccato (abusivamente) sulla pensilina di una fermata d'autobus. È salita su una panchina per staccarlo, ma dopo poco è stata gettata a terra e picchiata selvaggiamente. Il fatto è accaduto il 15 febbraio scorso, ma è stato reso noto soltanto il 20 febbraio.

La donna, rialzatasi in un lago di sangue dopo che gli aggressori sono fuggiti per il sopraggiungere dei carabinieri, è andata al pronto soccorso a farsi medicare e subito dopo ha sporto denuncia. Ha deciso di restare anonima in seguito alle minacce ricevute e alla paura di subire altre aggressioni, ma, come ha raccontato, non si è piegata al primo assalitore che gli ha intimato di smetterla di staccare il manifesto e ha coraggiosamente continuato a ripulire la pensilina fino a quando la brutalità e i colpi ricevuti non l'hanno costretta a fermarsi.

L'Anpi e le altre associazioni antifasciste hanno deciso di riunirsi nelle prossime ore per decidere una linea comune come reazione al pestaggio. Intanto la Cgil di Civitavecchia Roma nord Viterbo ha pubblicato un comunicato nel quale esprime "solidarietà alla donna di 39 anni aggredita brutalmente con calci e pugni a Bracciano da un gruppo di militanti di Casapound mentre cercava di staccare una croce celtica. La donna, ricoverata in ospedale, è stata poi dimessa con dieci giorni di prognosi.

La Cgil - continua la nota firmata dalla segretaria generale, Stefania Pomante - rifiuta qualsiasi forma di violenza e condanna fermamente quanto accaduto a Bracciano. Questa azione brutale non è un caso isolato: in questi giorni registriamo diversi casi di aggressioni violente riconducibili a una matrice estremista di destra. Riteniamo molto grave il clima di intolleranza, di violenza, di brutalità e lo stato di tensione che gruppi neofascisti stanno riproponendo. Ribadiamo quindi la nostra solidarietà senza alcuna riserva alle vittime di tali vili agguati ribadendo con forza che non è accettabile che vengano reiterati e tollerati atti violenti, aggressioni brutali e intimidazioni da parte di gruppi neofascisti".