Da maggio, centinaia di realtà sociali e sindacali stanno costruendo dal basso una mobilitazione per la pace, la giustizia sociale e ambientale, contro disuguaglianze ed esclusione sociale “Non per noi ma per tutte e tutti”. Ad oggi, sono oltre 500 le realtà che hanno sottoscritto l’appello, condividono le proposte e saranno a Roma in piazza Vittorio Emanuele II il 5 novembre alle ore 14. associazioni, sindacati, cooperative sociali, presidi antimafia, case delle donne, movimenti ambientali e di opinione, ma anche parrocchie, fattorie sociali, comitati e tanto altro. Il risultato di un lavoro lungo, dal basso e un grande esercizio di ascolto in un periodo storico dove la politica da tempo non riesce a dare le risposte alle diverse crisi che questo Paese sta attraversando.

Il 5 novembre si riparte dalla piazza e dalle sue proposte su politiche sociali, lavoro, riconversione ecologica, lotta alle mafie, accoglienza e no all’autonomia differenziata per dare un segnale di speranza. C’è un'Italia che da anni lavora nei territori, con competenze e passione, che condivide sette proposte politiche e una visione comune che unisce pace, giustizia sociale e ambientale: perché l’una non si può realizzare senza l’altra. Le realtà sociali e sindacali che promuovono la mobilitazione convocano una conferenza stampa per lunedì 10 ottobre alle ore 10:30 presso la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Interverranno alcuni dei rappresentanti e delle rappresentanti delle oltre 500 realtà promotrici e spiegheranno le motivazioni per cui saranno in piazza tutte e tutti insieme i

Alla manifestazione del 5 novembre. interverranno fra gli altri: Gaetano Azzariti - presidente Salviamo la Costituzione; Michele Azzola - segretario generale Cgil Roma e Lazio; Alice Basiglini - Baobab Experience; Marina Boscaino - portavoce comitati Per il ritiro di ogni autonomia differenziata; Luigi Ciotti - presidente Libera e gruppo Abele; Maura Cossutta - presidente Casa internazionale delle donne; Giuseppe De Marzo - coordinatore nazionale Rete dei numeri pari; Federico Dolce - portavoce DiEM25 in Italia; Michele De Palma - segretario generale Fiom Cgil; Giuseppe Giulietti - presidente Fnsi; Elena Mazzoni - direttivo Transform! Italia; Andrea Morniroli - co-coordinatore forum Disuguaglianze e diversità; Silvia Paoluzzi - esecutivo nazionale Unione inquilini.