“Abbiamo assistito, in questi giorni, all’ennesima dimostrazione del declino sociale e culturale che stiamo attraversando. Non è ammissibile che un organismo istituzionale del Comune dell’Aquila, la Consulta Giovanile Comunale, e nello specifico il suo Comitato direttivo, possa deliberatamente, indisturbatamente e provocatoriamente riunirsi nella sede di Casa Pound”. La denuncia arriva dal segretario della Cgil provinciale, Francesco Marrelli, in un comunicato firmato insieme alle compagne e ai compagni della Cgil dell’Aquila.

“Tale scelta – si legge nella nota - è di una gravità inaudita, sia perché la Consulta giovanile deve rappresentare tutta la popolazione giovanile della città riunendosi in luoghi di tutti e non di parte e divisivi, ma soprattutto per la scelta di una sede di un’organizzazione i cui appartenenti si definiscono i fascisti del terzo millennio. Già a seguito del vile attacco fascista ai danni della nostra organizzazione dell’ottobre scorso, avevamo chiesto a tutte le forze antifasciste e democratiche di collaborare all'elaborazione di un protocollo che individui e stabilisca le modalità per azioni di contrasto costanti e condivise da attuare ogni volta che spazi fisici, politici e identitari, e questa volta aggiungiamo istituzionali, siano oggetto di incursioni fasciste anticostituzionali.

Sempre in quell’occasione avevamo chiesto ai rappresentanti delle istituzioni una solidarietà attiva, che non si riducesse alla sola condanna degli atti di violenza e che non sottovalutasse la vera matrice di quegli attacchi, che avevano una chiara ed inequivocabile radice politica e ideologica. Oggi succede che un organo istituzionale di emanazione del Consiglio Comunale dell’Aquila, venga strumentalizzato e utilizzato a uso e consumo di un’organizzazione di estrema destra, dando luogo a una pericolosa commistione con un grave significato politico. Il rischio è quello di sottovalutare un tale atteggiamento, che sottintende in realtà una volontà politica chiara e inequivocabile, alla quale è seguita nelle ultime ore l’affissione di uno striscione sulle recinzioni del cantiere di Palazzo Margherita e di fronte a un luogo identitario quale la sede del Partito Democratico di via Paganica, che leggiamo come un atto di intimidazione e per il quale esprimiamo la nostra solidarietà alla sua comunità.

Al contempo, quella scritta è rivolta a tutte le cittadine e i cittadini antifascisti, che negli ultimi anni hanno dovuto assistere più volte allo sdoganamento di atteggiamenti e pratiche con una chiara matrice ideologica. Ribadiamo, di nuovo, l’urgente necessità di reagire a tali derive con atti politici chiari, a partire dall’attuazione dei valori e dei principi della nostra Carta Costituzionale, democratica e antifascista, approvando in Consiglio Comunale una dichiarazione di antifascismo per le associazioni che richiedono l'utilizzo di spazi comunali e per tutti i soggetti associativi che intendono far parte della vita istituzionale del Comune dell’Aquila. Azioni e atteggiamenti come quelli di questi giorni non possono restare impuniti, per questo motivo abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare la sussistenza di eventuali violazioni penali. Nelle prossime ore, inoltre, insieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste saremo in piazza a manifestare il nostro sdegno".