"Il Comune di Roma, con un'estensione di 1.287 chilometri quadrati, è il più esteso d'Italia, e il territorio di Roma potrebbe racchiudere quello di otto tra le aree più popolose del Paese;. Allo stesso tempo, la Capitale risulta la città con maggiore utilizzo dell'auto privata". A dirlo sono i responsabili degli Uffici studi di Filt Cgil Roma e Lazio, Fit Cisl Lazio e Uiltrasporti Lazio: "Già in epoca pre-covid, nel 2018, la domanda di trasporto pubblico locale a Roma registrava un trend negativo del 4,4% rispetto al 2017. Si tratta di un tema su cui intervenire urgentemente, anche alla luce della grande occasione rappresentata dalle risorse in arrivo dal Pnrr, che possono essere utilizzate per interventi simili a quello istituito in Francia con La Grand Paris".

Secondo gli Uffici studi sindacali, per "un utilizzo adeguato dei fondi e un efficientamento dell'offerta di trasporto pubblico serve un coordinamento di sistema tra Regione e Comune, in uno sforzo di prospettiva che armonizzi i documenti riguardanti la mobilità e renda più efficiente il sistema di governance istituzionale, e un intervento sul nanismo industriale e la dispersione direzionale, con la nascita di economie di densità e di scala: uno studio di settore dimostra che il valore del costo unitario a posto-chilometro cala da circa 0,43 euro per le piccole imprese a 0,38 per quelle di grandi dimensioni".

Per quanto riguarda le dinamiche occupazionali, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti rilevano che "il trasporto pubblico locale impiega il 17% degli addetti al settore in Italia: abbiamo la responsabilità di ribadire che vanno rafforzate le competenze sull'innovazione, anche attraverso il potenziamento strutturale degli Istituti tecnici superiori. Serve inoltre un Osservatorio dinamico dei trasporti della Regione Lazio su trasporto aereo, porti, merci e logistica, trasporto pubblico collettivo e viabilità."

Gli Uffici studi, in conclusione, affermano che "non possono esserci modelli efficienti di trasporto pubblico senza valorizzazione dei lavoratori, con la loro partecipazione e coinvolgimento su materie strategiche, benessere organizzativo, innovazione e nuove professionalità, investimenti e produttività, welfare. L'impresa pubblica è infatti il luogo in cui si incontrano sviluppo e decoro, crescita economica, benessere occupazionale e soddisfazione dei cittadini".