"L’aumento dei costi energetici sta creando una situazione storicamente inedita, che provoca sconcerto, disorientamento e grandi difficoltà a numerose famiglie. Parliamo di un incremento del 71% per quanto riguarda il gas e del 93% per l’energia elettrica, per un aumento medio a famiglia di circa 1.500 euro". A scriverlo in un comunicato congiunto la Cgil Emilia-Romagna, lo Spi e Federconsumatori regionali.

"Le misure del governo - si legge nella nota - allontanano ma non scongiurano il problema dei distacchi delle forniture di energia e gas per morosità incolpevole, che potrebbe assumere proporzioni mai viste e socialmente inaccettabili. Occorre evitare con ogni mezzo che questo accada. Famiglie con problemi economici, con situazioni di perdita del posto di lavoro, cassa integrazione o altro, non possono rimanere senza energia, o non possono decidere se tenere accesa la luce o scaldarsi.

Per questo vogliamo sollecitare in primo luogo la Regione e gli Enti locali a mettere in campo interventi urgenti e concreti, da rendere prioritari attraverso la contrattazione territoriale, rivolti alle fasce di reddito in maggiore difficoltà e non tutelate dai provvedimenti del governo. Ma anche le multiutilities, nell’esercizio della loro responsabilità sociale, devono fare la loro parte, con tutti gli strumenti a disposizione, compresa la destinazione di una quota degli utili di bilancio per calmierare l’impatto negativo delle tariffe. Lo stesso discorso vale per gli Enti locali, utilizzando una parte degli utili ricevuti in quanto azionisti per misure di sostegno sociale legate al caro energia. Chiediamo inoltre alla multiutilities di agevolare, oltre a quanto è stato disposto dal governo, il pagamento rateale delle bollette e permettere una dilazione dei tempi prima di eventuali distacchi".

"Infine - scrivono Cgil, Spi e Federconsumatori dell'Emilia-Romagna - è utile che gli utenti sappiano che è possibile richiedere i bonus energia con Isee non superiore a 8.265 euro (per assistenza e compilazione è sufficiente rivolgersi al Caaf Cgil); se si è in difficoltà a pagare, è possibile chiedere la rateizzazione delle bollette (senza interessi) al proprio gestore/venditore per il periodo 1/1/22 al 30/4/22. Il piano di rateizzazione prevede il pagamento del 50% del debito con la prima rata e il rimanente suddiviso in rate di pari importo addebitate con la periodicità della fatturazione ordinaria (il numero massimo di rate  possibili è pari a quello delle fatture che il gestore emetterà nei 10 mesi successivi); i contratti di maggiore tutela sono prorogati fino al 31/12/2023, per cui non esiste alcuna scadenza impellente a passare ai contratti a mercato libero; per le offerte di gas ed energia elettrica suggeriamo il sito www.ilportaledelleofferte.it (va posta attenzione alle comparazioni di offerte proposte dai portali web privati che potrebbero non garantire piena imparzialità); evitare di firmare contratti complessi per la fornitura dei servizi senza le adeguate conoscenze (per assistenza rivolgersi agli sportelli di Federconsumatori)".