"Le scritte minacciose verso la Cgil che hanno sporcato le mura della Cattedrale di San Marco in Lamis, corredate da svastiche e croci celtiche, portano la firma della feccia neofascista che evidentemente ha mal digerito la straordinaria partecipazione alla manifestazione di sabato 'Mai più fascismi', indetta a Roma dalle tre confederazioni, a seguito dell’assalto e della devastazione squadrista alla sede nazionale della Cgil".  Lo dichiara il segretario generale della Camera del lavoro di Foggia, Maurizio Carmeno.

"Quanta ignoranza in chi pensa di intimorire la più grande organizzazione di massa di questo Paese, sporcando per di più le pareti esterne del duomo cittadino e finanche incapaci di riportare correttamente anche il simbolo che era utilizzato dal nazismo. Resta un atto grave in sè e si inserisce in un clima che - seppur alimentato da minoranze - mette nel mirino associazioni democratiche e di rappresentanza del mondo del lavoro. A tutti il dovere di vigilare, affinché non via siano ulteriori derive violente, sapendo che la Cgil fin dalle sue origini è ispirata ai valori della giustizia sociale e che ha il suo statuto e la sua storia ancorata ai valori dell’antifascismo e della Costituzione", prosegue il sindacalista.

"Se ne facciano una ragione questi meschini intimidatori notturni, che sono fuori dal tempo e dalla storia. Non ci sarà spazio per fascismo e violenza nel nostro Paese, e l’ha dimostrato la risposta di migliaia di italiani, non solo iscritti ai sindacati, che hanno reso bellissima la manifestazione di piazza San Giovanni. Al prefetto chiediamo attenzione a questi fenomeni anche nella nostra provincia, affinché mobiliti tutte le istituzioni democratiche per contrastare questa pericolosa deriva culturale e valoriale", conclude il dirigente sindacale.