"Da tempo abbiamo avviato una campagna per sensibilizzare le lavoratrici e i  lavoratori sulla necessità di vaccinarsi per il bene di tutti, proponendo alle imprese di fare campagne di informazione congiunte (ci avessero risposto….)  e abbiamo chiesto che i tamponi per i lavoratori senza green pass fossero gratuiti". così la Fiom Cgil di Milano in un comunicato.

"Confindustria, in compenso, ha fatto l’autoritaria a parole, ma da quello che abbiamo registrato oggi sul nostro territorio le aziende, anche quelle associate ad Assolombarda, si stanno muovendo in ordine sparso. Alcune concedono ferie e permessi a chi non ha il green pass, altre pagano i tamponi ai propri dipendenti, altre ancora fingono di fare i controlli  a campione fino all’assurdo di chiedere ai delegati sindacali di effettuare i controlli agli ingressi, cosa che, ovviamente, non sta in cielo né in terra", prosegue il sindacato.

"Avremmo potuto utilizzare le scorse settimane per convincere il maggior numero di lavoratrici e lavoratori a vaccinarsi. Anche per responsabilità di Confindustria non è andata così. Il risultato è un grande caos, a discapito di chi si è vaccinato e che si ritroverà con carichi di lavoro superiori e persino a discapito di quello cui le aziende tengono sopra ogni altra cosa: la produttività. Un capolavoro: complimenti alle associazioni datorial!.", conclude l'organizzazione milanese.