Saranno ritirati a breve i 391 licenziamenti per la ex Embraco: la curatela fallimentare del gruppo è stata autorizzata dal giudice a presentare la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria per cessata attività per i lavoratori ex Embraco per sei mesi mesi. L'annuncio arriva da una nota unitaria di Fim Fiom Uilm e Uglm di Torino. La curatela fallimentare dunque, entro domani, invierà le lettere di revoca del licenziamento dei lavoratori che avrebbero avuto effetto dal 23 luglio prossimo. 

"Un risultato raggiunto con non poche difficoltà per via degli ostacoli di procedura burocratica - commentano in una nota unitaria Fim, Fiom, Uilm e Ugl  metalmeccanici di Torino -. Difficoltà superate anche grazie alle organizzazioni sindacali e alla Regione Piemonte che hanno convinto le parti ad usare il buon senso per il bene dei lavoratori e della collettività.

Questa non è la fine della storia, casomai rappresenta un nuovo inizio: il governo italiano è chiamato a dare finalmente una risposta concreta alle famiglie dei lavoratori Embraco. Si entri subito nella definizione di uno o più progetti industriali per ridare la dignità del lavoro a tutte e tutti i lavoratori che stanno soffrendo da troppi anni.

Scriveremo nuovamente al governo italiano, ai ministri competenti, perché si passi, una volta per tutte, dalle parole ai fatti. Le 391 famiglie torinesi sono allo stremo, nei prossimi giorni continueremo a manifestare pubblicamente per chiamare tutti i soggetti coinvolti, a partire dal governo Draghi, ad assumere le proprie responsabilità".