Lo affermava parlando ai giovani Piero Calamandrei, uno di quelli che il 2 giugno del 1946 venne eletto per scrivere la Carta fondamentale: “Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.

Se noi oggi a 75 anni di distanza possiamo festeggiare la Repubblica lo dobbiamo alla lotta che i partigiani e le partigiane ingaggiarono contro i nazisti e contro i fascisti. E allora quale modo migliore, per celebrare questa ricorrenza, che creare un coordinamento, un Forum fra tutte le associazioni antifasciste, quelle dei partigiani, dei deportati, degli internati, quelle che rappresentano gli uomini e le donne che ci hanno regalato la libertà.

Nasce oggi, a Roma nel Nuovo cinema l’Aquila il Forum delle Associazioni, sono tante: Anpi, Aicvas, Aned, Anei, Anfim, Anpc, Anppia, Anrp, Fiap, Fivl, si mettono assieme per essere più efficaci ad affermare e diffondere quei valori che affondano le radici nei monti citati da Calamandrei, che ancora ai ragazzi e alle ragazze degli anni '50 ricordava: “Però vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità; per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica, indifferentismo, che è, non qui per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghi strati, in larghe categorie di giovani, un po’ una malattia dei giovani”. Il Forum nasce per questo, per essere il combustibile che serve a attuare la Carta, a mantenere vivi nella società italiani gli anticorpi dell’antifascismo.

Come dicevamo, uno degli obiettivi che il Forum si è dato è proprio quello di dare piena attuazione alla Carta e occuparsi della formazione civile dei cittadini e delle cittadine, soprattutto dei giovani di oggi. È una grande necessità. Certo, da qualche anno i programmi scolastici prevedono di nuovo l’educazione civica come materia curricolare, ma quando davvero viene realizzata?

La Cgil, oggi, è tra gli invitati e partecipanti al “battesimo del Forum”. Una partecipazione “naturale” perché il sindacato, la Cgil affonda le proprie radici nel movimento antifascista e partigiano, basti ricordare due nomi per tutti: Giuseppe Di Vittorio e Bruno Buozzi che venne arrestato dai tedeschi nell’aprile del 44 e trucidato esattamente due anni prima si celebrasse il referendum che diede vita alla Repubblica. Era il 3 giugno del 1944.

Federico Libertino, della confederazione di Corso d’Italia, ricorda: “Dovunque c’è antifascismo c’è la Cgil e non potrebbe non essere al fianco di chi si è battuto per la libertà e la democrazia. I valori della Resistenza vivono oggi nella Cgil”. Sempre Calamandrei, non a caso, ricorda che la Costituzione è “l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va affondo, va affondo per tutti questo bastimento. È la Carta della propria libertà. La Carta per ciascuno di noi della propria dignità d’uomo”.

Il primo impegno del Forum, lanciato proprio questa mattina, è una campagna nazionale per intitolare piazze, strade, giardini, luoghi pubblici a partigiane e partigiani, a internati e deportati che si batterono contro il nazifascismo. La ragione è semplice: senza memoria è impossibile costruire il futuro.