Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha incontrato in videoconferenza sindacati e imprese per discutere di tutti i temi inerenti gli ammortizzatori sociali. Un incontro, quello di sabato 27 febbraio, prevalentemente tecnico e ritenuto positivo dalla segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, presente al tavolo.

“La discussione – spiega Scacchetti -, si è incentrata sulla semplificazione delle procedure e il rafforzamento dell’attività di vigilanza nell’utilizzo degli ammortizzatori”.

Tema principale, la gestione delle procedure per velocizzare l’erogazione della cassa integrazione con norme che potranno essere già inserite nel decreto Ristori. Orlando sarebbe disponibile, però, a dare alle norme un impatto anche a regime, nel momento in cui si affronterà una discussione più complessiva. 

Scacchetti sottolinea che “l’obiettivo dei sindacati è rendere trasparente e visibile al lavoratore lo stato della sua procedura e della domanda di cassa integrazione, con un governo centrale della gestione delle procedure”.

“Si stanno valutando alcune opzioni - prosegue la dirigente sindacale - come il passaggio da SR41 a flusso uniemens, una maggiore centralizzazione della gestione delle domande, l’individuazione di strumenti che possano agevolare l’anticipo a favore dei lavoratori. Valuteremo nel dettaglio i contenuti del documento che ci sarà inviato dal dicastero”.

Scacchetti fa sapere inoltre che Orlando, oltre a esprimere la volontà di procedere parallelamente con una riflessione sulle politiche attive del lavoro, ha annunciato la definizione "di un calendario di incontri nel corso dei quali verranno affrontati i vari aspetti della riforma degli ammortizzatori: perimetro degli strumenti e relativa modalità di gestione, costi e ripartizione dei pesi finanziari. Una road map importante, quella che ci è stata delineata, che è necessario far partire il prima possibile perché, nelle more della definizione di misure ancora emergenziali come la prosecuzione della cassa Covid e del blocco dei licenziamenti, è fondamentale - conclude la segretaria confederale della Cgil - rivedere l’intero sistema delle protezioni sociali per rispondere ai rinnovati bisogni dei cittadini”.