Il primo documento unitario del 2021 dei sindacati confederali abruzzesi evidenzia le numerose tutele cancellate dalla nuova legge di bilancio regionale per le fasce più bisognose della popolazione. A essere penalizzata fortemente – scrivono Cgil, Cisl e Uil in una nota – sarà la rete dei servizi socio sanitari e sociali rivolti alle persone più fragili che stanno già pagando un prezzo altissimo a causa della crisi pandemica in atto.

I settori più colpiti sono quelli che riguardano la disabilità. I tagli sul fondo dei ticket farà sì che molte famiglie saranno costrette a pagare per la cura dei propri cari. Per loro si rischia di non garantire il servizio del trasporto scolastico, provvedimento che è già valso all'Abruzzo una sentenza della Consulta che nel 2016 dichiarò incostituzionale una norma che ne limitava la fruibilità. Una sforbiciata consistente nonostante l'importanza di consentire, con la riapertura delle scuole, che gli studenti viaggino rispettando il distanziamento fisico. Ulteriori consistenti riduzioni di fondi sono previste per il diritto allo studio e per l'edilizia residenziale pubblica.

Per Cgil, Cisl e Uil regionali, i tagli del bilancio si sono abbattuti proprio sui comparti nei quali era necessario mantenere almeno gli stanziamenti precedenti per due ordini di motivi: il primo perché la pandemia ha aumentato le fragilità e i bisogni; secondo, perché si limitano servizi prioritari per la collettività garantiti dalla Costituzione.

Con una mano si dà, con l'altra si toglie. Per i sindacati non ha senso dare un bonus a una famiglia con all'interno un soggetto con disabilità se poi aumentano i costi che questa deve sostenere o si riducono i servizi di cui può beneficiare. Appena la legge di bilancio verrà pubblicata – conclude la nota – Cgil, Cisl e Uil porranno in essere tutte le azioni necessarie per tutelare i cittadini e le fasce fragili della popolazione così duramente colpite dalla manovra.

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