“Le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Bisogna riaprire: anche se qualcuno morirà, pazienza”. “Parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini, durante l'evento in streaming “Made For Italy per la moda”, inaccettabili da chiunque, ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata”. È questo il commento, affidato a una lettera unitaria, e firmato dai segretari generali della Cgil, della Cisl e della Uil provinciali, Daniel Taddei, Rocco Gravina e Manuel Broglia.

“La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria. Parole che denotano l’assoluta mancanza di umanità e doveroso rispetto per il dolore delle numerose famiglie che anche in questi giorni piangono la perdita di persone care. Nelle Marche – continua la missiva – sono decedute a causa del Covid 1.428 donne e uomini e ben 65.011 sono i morti a livello nazionale che pongono l’Italia al primo posto in Europa per numero di decessi". 

"Esigiamo una presa di distanze della Confindustria e soprattutto dal Presidente della Regione e dal Sindaco di Macerata che non hanno proferito parola durante l'evento ma che sono i rappresentanti di quei cittadini così disprezzati da simili affermazioni. La tutela della salute e della sicurezza – scrivono i leader sindacali – è l'esigenza primaria sia per lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti”.