È stata intitolata a Luigi Davide, un elettricista morto sul lavoro nel 2007 nell'area portuale di Napoli, la nuova sede della Filt Cgil dello scalo partenopeo in piazzale Immacolatella Nuova. "La scelta di riaprire una sede nel porto vuol dire difendere e mantenere le origini del sindacato –  ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – . Aver scelto di dedicarlo a una persona che qui lavorava e che qui è deceduta ha una valenza di duplice importanza. Questa targa all'esterno della sede significa ricordare quell'operaio ma anche spingere le persone che leggono il suo nome a chiedersi chi era, come è morto e perché". Il leader del sindacato di Corso d'Italia ha aggiunto: "Mentre in questo momento storico ci battiamo per la salute e la sicurezza, si continua ancora a morire di lavoro. Il problema delle morti bianche non è risolto – ha aggiunto – e credo che dobbiamo affermare la cultura che salute e sicurezza sono un investimento e non un costo. Questo vuol dire mettere al centro della discussione, delle leggi di questo Paese, la tutela, la salute, la sicurezza delle persone".

Presente anche la famiglia di Luigi Davide che ha voluto ringraziare la Cgil per essersi costituita parte civile nel processo per la morte dell'operaio, un procedimento che non ha però portato all'individuazione dei responsabili. "Con questa targa - ha detto la figlia di Davide - si restituisce vita e dignità a mio padre, sia come operaio che come uomo. Chi esce per andare a lavorare, deve tornare a casa dai suoi cari, sempre. La mia speranza è che nessun lavoratore perda mai più la vita lavorando". "La CGIL riapre una sua sede nel porto – ha sottolineato il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, Walter Schiavella – per la tutela dei diritti dei lavoratori. La nostra sede vuole diventare uno dei punti nei quali la diversità contrattuale possa trovare una sintesi in un'azione di tutela individuale".