Serve un’indagine sierologica e il tampone rinofaringeo, su base volontaria, per le donne e gli uomini della polizia di Stato e dei vigili del fuoco. È la richiesta che arriva da Fp e Silp Cgil della Sardegna, con una lettera al presidente della Regione.

I sindacati rivendicano lo screening che in altre regioni è già stato avviato: “Siamo amareggiati e sconfortati dall’indifferenza mostrata nei confronti di lavoratori che assicurano tutti i giorni un servizio essenziale e delicato ma che purtroppo sembrano invisibili”. I segretari regionali Roberta Gessa e Alessandro Cosso si riferiscono all’assenza di risposte alla richiesta inviata fin da maggio, con cui il sindacato aveva sollecitato una maggiore attenzione verso il diritto alla salute di questa particolare categoria di lavoratori impegnata su diversi fronti.

Si tratta di un problema mai affrontato n Sardegna dall’inizio della pandemia, una gravissima carenza sulla quale il sindacato non può transigere. Carenza tanto più ingiustificata per il fatto che altrove i test sul Covid sono stati eseguiti senza nemmeno la necessità di sollecitarli. L’auspicio è che questo secondo appello alla Regione non venga eluso: “Chi governa riconosca ciò che dovrebbe essere dovuto a coloro che sono stati definiti eroi e che sono semplicemente cittadini con diritti e doveri e con le medesime prerogative dei colleghi che risiedono in altre regioni del Paese”.