Fiom e Anpi consolidano il loro rapporto con una collaborazione che le vedrà impegnate in iniziative pubbliche e nei posti di lavoro sul tema dell'antifascismo, della democrazia, della difesa della Costituzione e del racconto della storia e delle conquiste del  mondo operaio. “Abbiamo deciso di puntare a una collaborazione reciproca intensa tra le due strutture e di intraprendere un percorso che ci vedrà impegnati insieme nelle fabbriche, dove porteremo la testimonianza dei valori e degli ideali che hanno caratterizzato la nostra storia. Faremo fronte comune avvertendo l'esigenza di porre un argine alla diffusione di fenomeni discriminatori, razzisti e antisolidali  – spiega il segretario Fiom Cgil Palermo Francesco Foti, componente del direttivo provinciale dell'Anpi –. Con l'associazione partigiani, al quale metteremo a disposizione uno spazio nella nostra sede, lavoreremo a delle iniziative, promuoveremo incontri e assemblee con i metalmeccanici in tutte le fabbriche, anche con le testimonianze di protagonisti ed ex esponenti del mondo operaio, per diffondere la conoscenza della storia dei Cantieri navali e di tutte le battaglie del movimento sindacale in città. Spiegheremo che le conquiste raggiunte vanno difese e che non bisogna arretrare”.

“Porteremo avanti un impegno comune su antifascismo e sull'applicazione della Costituzione. Noi non siamo né sindacato né un partito e ci interessa in particolare mettere a fuoco quello che la Costituzione contiene in tema di lavoro e diritti e stare accanto a chi ha un lavoro e a chi non lo vuole perdere – aggiunge il vice presidente nazionale Anpi Ottavio Terranova, ex saldatore e delegato sindacale Fiom del Cantiere Navale di Palermo, che assieme ad Angelo Ficarra, presidente Anpi Palermo, ha aderito con entusiasmo al progetto di lavoro con la  Fiom -. Pochi lo sanno ma l'antifascismo e i Cantieri Navali di Palermo  sono collegati in modo significativo. Durante la guerra, quando i tedeschi andarono via, avevano minato i Cantieri e il porto, per farli saltare in aria. Gli antifascisti tagliarono i fili calandosi nei tombini e gli operai sminarono il cantiere, facendo sì che il loro posto di lavoro non venisse distrutto. L'impegno in difesa della democrazia ha radici antiche. Molti dirigenti nazionali della Cgil, da Di Vittorio a Trentin, passati tutti dalla Fiom, furono partigiani. C'è sempre stato un legame profondo tra l'Anpi e il mondo del lavoro e in particolare con i metalmeccanici”. In programma nei prossimi giorni un direttivo congiunto tra Fiom e Anpi in cui verrà pianificata l'attività in un documento comune.