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Video intervista

Belgio: la settimana non è corta, ma compressa

Fabrizio Ricci e Monica Ceremigna
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Quattro giorni di lavoro anziché cinque, ma a parità di orario: una riforma che non piace al sindacato. Ne abbiamo parlato con il presidente della Fgtb, Thierry Bodson

Nel mondo e anche in Europa il dibattito sulla settimana lavorativa corta (su 4 giorni) continua a tenere banco. Abbiamo già parlato di quanto è successo in Islanda, dove il sindacato dei lavoratori pubblici ha contratto una riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di salario, e abbiamo visto come, in giro per il mondo, siano in atto campagne, sperimentazioni, modifiche normative che vanno in questa direzione.

La settima corta non è però necessariamente una buona notizia per le lavoratrici e i lavoratori: lo dimostra il caso del Belgio, dove il governo ha recentemente introdotto la possibilità di passare ad una settimana lavorativa su 4 giorni, senza però ridurre l'orario di lavoro. Più che corta, una settimana “compressa”. Ne abbiamo parlato con Thierry Bodson, presidente della Fgtb, uno dei due grandi sindacati del Paese. Lui ci ha spiegato perché è fermamente contrario a questa riforma.