Il Giffoni Film Festival non è solo uno delle kermesse cinematografiche rivolte ai giovani più importanti in Italia e all’estero. È anche un laboratorio attivo tutto l’anno, con una serie di percorsi educativi che trovano nell’appuntamento estivo il loro compimento. Ma le giornate del festival rappresentano anche un’occasione importante offerta a ragazzi e giovani per formarsi da un punto di vista lavorativo.
I workshop sul mestiere dell’attore
Ogni anno Giffoni sceglie un percorso tematico per i propri workshop, che nell’edizione 2025 saranno dedicati al mestiere della recitazione. Sono 140 gli aspiranti attori e attrici che prenderanno parte ai workshop, confrontandosi con i professionisti del settore e con la possibilità di essere chiamati a esprimere il proprio talento sul campo, destreggiandosi tra dialoghi, monologhi e format pensati espressamente per loro.
La media partnership con Collettiva
Ma un’attenzione particolare sarà dedicata al rapporto tra cinema e lavoro, nel senso stretto del termine, proprio grazie alla collaborazione con Collettiva, media partner del Giffoni, che quest’anno ha fortemente voluto dare centralità al tema del lavoro, dei diritti e della giustizia sociale.
“Sì, ma di lavoro che fai?”
Il 20 luglio si terrà dunque il confronto organizzato da Collettiva sul tema “Sì, ma di lavoro che fai? Il mestiere dell'attore tra contratto, diritti e tutela sindacale” con Antonia Fama e Sabina Di Marco, segretaria nazionale Slc Cgil con delega alla produzione culturale. Un’occasione importante per preparare i giovani aspiranti attori e attrici sul contratto nazionale dell’audiovisivo, da poco rinnovato, e sul contesto normativo di riferimento. Ma soprattutto su quali siano i loro diritti e le tutele da rivendicare, e su come, quando e perché rivolgersi al sindacato. Ma anche l’opportunità di accendere un faro sul contesto generale della professione in Italia, tra luci e (tante, purtroppo) ombre.