“La vera risposta ad ogni forma di attacco ai diritti, al lavoro, alla democrazia è costruire, tutti insieme, un manifesto che rimetta al centro i diritti universali delle lavoratrici e dei lavoratori”. È quanto dichiarato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel suo intervento alla conferenza di metà mandato della Confederazione europea dei sindacati in corso a Lisbona, lanciando la proposta di una rete internazionale di solidarietà e lotta contro i fascismi e per rimettere al centro le condizioni materiali delle persone.

Per Landini “in questi ultimi vent’anni di svalorizzazione del lavoro e riduzione dei diritti, di aumento della precarietà e delle disuguaglianze sociali, forze come quelle fasciste, che possono richiamarsi al razzismo, al nazismo, a vari totalitarismi, hanno trovato terreno fertile e hanno pensato fosse venuto il momento di attaccare il sindacato”.

“Il Covid non lascerà nulla come prima, è aumentato quel malessere sociale che già esisteva. Noi - sostiene il segretario generale della Cgil - dobbiamo mettere in campo un'azione collettiva, un progetto sindacale in grado di garantire la tutela delle condizioni di lavoro e quindi di affrontare problemi come salari, orari, sfruttamento, ma anche di rispondere ai bisogni più generali delle persone e rappresentarle”.