Entrano in vigore oggi le nuove norme volute dal governo neozelandese guidato da Jacinda Adern per contrastare le diseguaglianze e rilanciare l'economia del Paese, colpito dagli effetti della pandemia. 

Più tasse per i ricchi, più soldi ai lavoratori. È questa la strategia adottata dalla Nuova Zelanda: il salario minimo sale a 20 dollari neozelandesi (più o meno 12 euro), una misura della quale godranno 175mila persone. Contemporaneamente chi ha un reddito superiore a 180mila dollari (circa 107mila euro e il 2% della popolazione) avrà un aumento di aliquota del 6% (dal 36 al 39%).

Stando alle stime ufficiali questa nuova tassazione permetterà allo Stato di avere circa 550 milioni di dollari (328 milioni di euro) in più per il 2021 e 634 milioni entro il 2024.