Wendy Galarza viene dall’Ecuador ed è una sindacalista della Filcams Cgil di Perugia. Attraverso il sindacato ha avuto modo di conoscere il Sudafrica e di confrontarsi anche con chi ha lavorato per Nelson Mandela. A quelli che le dicono che è una sindacalista nera lei risponde che no: è "una sindacalista che ha anche la pelle nera” ma i diritti che difende “non hanno colore, sono uguali per tutti e vanno rispettati”.

"Seguo persone di origine diversa, di fede diversa, musulmane come cattoliche - spiega - e c’è uno scambio culturale molto ricco.  Per esempio c’è un mio delegato che è molto fedele ed è musulmano, un giorno mi fa: 'Ma il gay pride, Wendy?'. Proprio così. Io gli rispondo che è una questione di diritti: come tu vuoi il diritto di pregare nella tua moschea anche loro hanno  il diritto di poter amare chi vogliono. E molto semplicemente lui lo ha compreso". Abbattere i pregiudizi. Per Wendy è questa la vittoria più grande".

Il mondo del lavoro, secondo questa sindacalista che trascorre le sue giornate a rappresentare i lavoratori e le lavoratrici di un settore difficile e multietnico come quello degli appalti, ha un anticorpo in più contro le discriminazioni: "Il valore è il lavoro. Il colore o la lingua non interessa alla gente dentro i luoghi di lavoro".