Una lettera appello al governo italiano, per dire no all'annessione dei territori palestinesi occupati. È l'iniziativa della Rete per la pace e Rete italiana per il disarmo, che denunciano con forza il "grave errore" della proposta unilaterale presentata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Di fronte alle ripetute dichiarazioni dell'amministrazione Usa di voler sostenere Israele con l’occupazione e l’annessione dei Territori palestinesi della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e della Valle del Giordano, scrivono i promotori, "denunciamo ancora una volta il grave errore che si sta compiendo pensando che il 'Piano del secolo', proposta unilaterale del presidente Trump, possa sostituire e spazzare via le risoluzioni delle Nazioni Unite e il diritto internazionale".

Un disegno improntato alla visione visione di un mondo unipolare, proseguono, "miope, arrogante, fondata sul ricatto che ha già provocato guerre e sofferenze in tutta la regione medio-orientale, non vi può essere indifferenza o silenzio da parte della comunità internazionale". La pace è un impegno e una responsabilità di ogni democrazia e comunità che si riconosce nei principi e nei valori della Carta delle Nazioni Unite e nel primato del diritto e della politica per la risoluzione dei conflitti.

"Rinnoviamo quindi - aggiungono - le nostre richieste già espresse nella lettera-appello rivolta al governo italiano e all’Unione europea per l’immediato riconoscimento dello Stato di Palestina nei confini del 1967 con Gerusalemme capitale condivisa, decisione che non può più essere rinviata, dimostrando così la volontà e l’impegno per la pace giusta nel solco del diritto internazionale".

L'altra richiesta è altrettanto chiara: adottare azioni concrete e coraggiose a favore della legalità internazionale, compreso quanto sancito dalla IV Convenzione di Ginevra "Bisogna sospendere, in caso di violazioni, gli accordi commerciali ed economici collegati e  sospendere la cooperazione militare con lo Stato di Israele, fin quando persisterà l’occupazione e l’isolamento della Striscia di Gaza". Le organizzazioni concludono: "Non si può continuare a far finta di nulla di fronte alla sofferenza del popolo palestinese e all'esproprio della sua terra".

Qui il link per firmare la lettera appello