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L'iniziativa

Il caro energia contro la ripresa produttiva

R. L.
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Il conto salato delle bollette di luce e gas lo pagano anche le imprese, quelle energivore di più, tra queste quelle della filiera della carta. Che fare? Se ne discute in un convegno organizzato dalla Slc Cgil del Veneto giovedì 3 marzo 2022. Diretta su Collettiva


La filiera della carta in Italia rappresenta un settore industriale che vale 22 miliardi, con 153 siti produttivi e oltre 19 mila addetti. Una industria che vale l’1,4 per cento del Pil e con le sue esportazioni contribuisce con un saldo positivo di 3.5 miliardi di euro.

Nicola Atalmi, segretario regionale della Slc Cgil del Veneto ricorda: “Quello della carta è un settore industriale che vede la nostra regione ai vertici a livello nazionale con i grandi gruppi come Burgo, Progest, Smurfit kappa, Fedrigoni, Favini, oltre a importanti realtà locali sia nel campo della produzione di carta che di imballaggi. La nostra preoccupazione sulla tenuta del settore e dell’occupazione è grande”.

Già, perché per far andare le macchine di queste aziende c’è bisogno di molta energia, il cui costo incide per circa il 30 per cento dei costi complessivi e per questo l’aumento fino al 600 per cento del prezzo del gas rappresenta un colpo molto duro alla ripresa post pandemica.

Per discutere di questa situazione e delle possibili vie d’uscita, la Slc del Veneto ha organizzato per oggi, giovedì 3 marzo 2022, una tavola rotonda. Partecipano: Michele Corso, segretario Filctem Veneto; Paolo Righetti, segretario Cgil Veneto; Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente; Andrea Martella, segretario Pd Veneto; Giulia Guida, segretaria nazionale Slc Cgil. Introduce Nicola Atalmi, segretario generale Slc Veneto