Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto immigrazione riunendosi a Cutro, il comune della Calabria che ha visto consumarsi in mare la tragedia dello scorso 26 febbraio. La Cgil, che domani manifesterà a Cutro la propria vicinanza a migranti e popolazione, parla di provvedimento privo di una nuova visione e che tende a criminalizzare i migranti.

“Sembrano principalmente norme-manifesto – afferma Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil, riservandosi di entrare nei dettagli solamente quando avrà preso visione del testo –. Da quanto illustrato in conferenza stampa dal governo, il decreto pare concentrare l’attenzione sull’immigrazione illegale e sull’esternalizzazione delle frontiere, ma non sul rafforzamento del soccorso dei migranti. Si mantengono norme che hanno concorso alle tragedie alle quali stiamo assistendo”.

Per Scacchetti vi sono inoltre norme particolarmente pericolose che prevedono il rafforzamento dei centri per il rimpatrio, “basandosi su un’idea di reclusione ed espulsione, di sicurezza nazionale, e guardando agli stranieri come a un corpo estraneo, utile solamente se è necessaria manodopera”.

Foto di copertina di Marco Merlini