Dopo oltre sei mesi di trattative, è stata firmata nel tardo pomeriggio di oggi (lunedì 18 luglio) a Roma l'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto nazionale del settore elettrico, scaduto il 31 dicembre 2021. A siglarlo i sindacati del settore Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec-Uil, con le associazioni Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera e i rappresentanti delle maggiori aziende elettriche del Paese (come Enel, Sogin, Terna e Gse). Quasi 60 mila i lavoratori interessati, distribuiti in circa 130 imprese.

Iniziamo dall’aumento complessivo (Tec): sarà di 243 euro nel triennio. L’incremento medio sui minimi (Tem), che in alcun modo sarà soggetto agli scostamenti negativi dell'inflazione, è di 225 euro e distribuito in quattro tranche: 60 euro il 1° ottobre 2022; 65 euro il 1° luglio 2023; 65 euro il 1° luglio 2024; 35 euro il 1° ottobre 2024. A questi vanno sommati 15 euro destinati al premio di produttività, erogato per 14 mensilità per due anni.

“Esprimiamo piena soddisfazione per il risultato raggiunto”, commentano i segretari generale di Filctem Cgil (Marco Falcinelli), Flaei Cisl (Amedeo Testa) e Uiltec Uil (Paolo Pirani): “Un rinnovo contrattuale nel segno della responsabilità e della transizione giusta, in un settore strategico per il Paese”. Gli esponenti sindacali rilevano che “i prossimi anni saranno determinanti per l'evoluzione economica dell'Italia, e un settore come quello elettrico potrà contribuire, anche attraverso questo contratto, a superare la forte crisi in atto”.

Tornando ai contenuti dell’accordo, viene confermato il meccanismo di verifica degli scostamenti dell'inflazione, a fine triennio le quote relative alla produttività potranno essere inserite nei minimi. Il montante complessivo per il periodo di vigenza contrattuale sarà di 4.750 euro. Inoltre, tre euro saranno invece a carico delle aziende per incrementare il welfare contrattuale.

Per quanto riguarda la vacanza contrattuale, il periodo dal 1° gennaio 2022 al 1° ottobre 2022 sarà coperto da una somma una-tantum di 450 euro. Aumenta anche l'indennità di reperibilità: due euro in più per ogni giornata (14 euro a settimana). Gli incrementi economici complessivi derivanti da questo rinnovo, tenendo conto anche degli incrementi dell'indennità di reperibilità e delle retribuzioni degli apprendisti, superano il 9% nel triennio.

Novità anche per i giovani lavoratori: è infatti aumentata la retribuzione degli apprendisti (+6% il primo anno, +5% il secondo anno, +6% il terzo anno). Viene migliorata, infine, la tutela in caso di malattia grave dell'apprendista.