"Nel Mediterraneo si continua a morire. La strage va fermata: il governo cancelli il Memorandum con la Libia e non proceda al rifinanziamento della cosiddetta Guardia costiera libica". È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale in cui comunica l'adesione alla manifestazione organizzata dal Tavolo nazionale asilo e immigrazione, di cui la Confederazione fa parte, che si terrà mercoledì 14 luglio a Roma, in piazza Montecitorio. Mercoledì, infatti, alle ore 17. Il Parlamento si appresta a votare sulla delibera del governo relativa al rifinanziamento delle missioni militari all'estero, compresa quella che riguarda la Libia.

Per questo il Tavolo ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Draghi in cui, spiega la Cgil, "le associazioni criticano profondamente l'accordo con la Libia per i presupposti su cui si fonda e per le tragiche conseguenze che sta determinando, chiedendo un radicale cambio di rotta nella strategia dei salvataggi delle persone e l'evacuazione dei centri di detenzione in Libia, raccogliendo i rilievi dell'Alto commissario delle Nazioni Unite". Per la Confederazione "la cronaca di queste settimane ha dato conto di tragici naufragi che continuano a consumarsi sotto i nostri occhi. L'unica alternativa possibile alle morti in mare non può essere finanziare missioni il cui fine è quello di ricondurre i naufraghi in luoghi dove vengono detenuti e le loro vite sono messe a rischio".

Cgil e Tavolo nazionale asilo e immigrazione chiedono dunque al premier "di fermare questa situazione disumana e di invertire la rotta, dando vita, con la revoca di ogni sostegno alle milizie libiche che gestiscono la guardia costiera, a una nuova stagione dei diritti che potrebbe rappresentare una rinascita morale per l'Unione Europea, oggi sempre più chiusa nei suoi egoismi e succube di sentimenti di odio e di razzismo".