"Se qualcuno ha pensato che la terribile pandemia avrebbe ridimensionato il mercato irregolare delle braccia, deve ricredersi: da Saluzzo, nella provincia di Cuneo, fino a Ragusa in Sicilia, passando per le campagne del salernitano e, non da ultimo, per quelle della Capitanata, le dinamiche di sfruttamento sono le stesse di sempre". Lo dichiara il segretario generale della FlaI Cgil Puglia, Antonio Gagliardi convinto che l'intera filiera agricola debba "mettere in campo con urgenza azioni efficaci" anti caporali a causa dell'approssimarsi "della stagione della grandi raccolte stagionali". La legge di 4 anni fa a contrasto del caporalato è "strategica grazie alle sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità (ReLAQ) con il compito di individuare procedure e strumenti per favorire il trasporto, l'accoglienza e, prima di tutto, l'incontro tra domanda e offerta di lavoro". "Le sezioni territoriali ReLAQ sono strutturate in ogni provincia della Puglia e i soggetti pubblici, a cominciare dalla Regione, devono pretendere la piena applicazione della legge 199 proprio perché prevede la realizzazione di impegni che contrastano lo sfruttamento lavorativo- aggiunge il sindacalista - In piena emergenza da Coronavirus il trasporto della manodopera risulta fondamentale soprattutto sotto il profilo sanitario, prima ancora che contrattuale".

"Lasciare alla merce' di personaggi senza scrupoli che non guardano al valore della vita umana, prima ancora che lavorativa, la dice lunga su quale attenzione potranno prestare nell'applicare le norme di sicurezza che prevedono dpi e distanziamento individuale - evidenzia - Basti pensare a come ammassano nei catorci cadenti e arrugginiti che hanno la forma di un furgone lavoratori stranieri bisognosi di guadagnare pochi spiccioli per sopravvivere. Non possiamo accettare che il rischio possa riflettersi sull'intera popolazione dimostratasi attenta all'osservanza delle misure sanitarie e comportamentali". "Non e' piu' tempo per la melina - conclude Gagliardi - o si sta dalla parte della legalità, o si sta con i caporali".