"Lo sciopero non è un disagio ma l’unico strumento collettivo e democratico per migliorare le condizioni di tutti. Quindi: viva lo sciopero e abbasso la precettazione”. Così Vinicio Capossela durante il suo concerto a Brescia nel giorno dello sciopero generale. Con i suoi musicisti che alzavano slogan inneggiando al lavoro e la lotta.

Capossela qualche giorno prima intervenendo alla trasmissione televisiva Otto e mezzo su La7 aveva ribadito la sua posizione: "Il diritto di sciopero è sempre il primo che viene attaccato nei paesi autoritari. E quando si intacca quello, bisogna stare attenti”.

E alla conduttrice Lilli Gruber che gli chiede dove ci porteranno queste politiche di destra, risponde: “Penso che questo governo, come altri in Europa, nasca dalla paura e non dalla speranza e che continui a lavorare sulla paura senza elaborare niente in funzione della speranza – continua – soprattutto riguardo al futuro. È un tipo di governo che non ha nessuna attenzione per le generazioni future, esprimendo anche nella sua base elettorale posizioni che privilegiano le generazioni precedenti”.

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