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In occasione del centenario della nascita di Bruno Trentin, la Fondazione Di Vittorio e la Cgil hanno organizzato una serie di iniziative, per sottolineare l’attualità del suo pensiero. Un programma di incontri seminariali e di convegni che vedrà il coinvolgimento di personalità del mondo politico e sindacale. Lo scopo è quello di cogliere le potenzialità del pensiero di uno dei maggiori protagonisti della storia dell’emancipazione del mondo del lavoro, al fine di contribuire a sviluppare una maggior capacità di interpretare la complessa realtà di oggi, fornendo al sindacalismo italiano e alla Cgil strumenti indispensabili per affrontare i profondi cambiamenti sociali, economici e culturali già in atto.
Libertà, democrazia e dignità del lavoro. Si racchiude in questitre concetti la forza delle sue idee. Il titolo del primo ciclo di incontri è Le altre strade: Bruno Trentin, i socialismi eterodossi e la liberazione del lavoro, organizzato in collaborazione con la Fondazione Gramsci, la Cei, la Lumsa, l’Università Sapienza di Roma e la Società italiana di Teoria critica.
Questo primo indirizzo vuole indagare e approfondire l’insieme delle figure con cui Trentin si confronta nel saggio Le altre strade, contenuto nel libro La città del lavoro, considerato il suo testamento politico. Nel volume, ripercorre il pensiero di intellettuali ascrivibili sia al marxismo eterodosso che a quei filoni eretici del movimento operaio, quali: Antonio Gramsci, Otto Bauer, Max Adler, Karl Korsch, Rosa Luxemburg, Karl Polanyi e il guild socialism, oltre all’apporto originale di Simone Weil e del personalismo cristiano di Maritain e Mounier.
Il secondo ciclo di appuntamenti, invece, ha come fine quello di recuperare e valorizzare alcuni aspetti dell’elaborazione di Trentin ancora fortemente attuali. Tra questi il complesso rapporto tra principio democratico e dimensione della rappresentanza, a partire dall’esperienza dei consigli di fabbrica e poi delle rsu; la necessità di definire un’Europa politica in grado di superare le chiusure nazionalistiche, le deformazioni tecnocratiche ed economicistiche che caratterizzano le attuali Istituzioni europee.
Questo secondo ciclo di iniziative toccherà inoltre elementi identitari cruciali per la Cgil e la sua storia, come ad esempio la relazione tra il fondatore della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, e Bruno Trentin, sia sotto il profilo umano che politico sindacale. Una relazione che svela il filo rosso che lega questi due grandi protagonisti nelle loro scelte, nelle loro parole d’ordine e nelle loro intuizioni per l’emancipazione del mondo del lavoro.
La Fondazione segnalerà inoltre, tra le attività legate al centenario, gli eventi promossi dall'Università della Tuscia su iniziativa dei professori Sante Cruciani e Maria Paola Del Rossi. Il primo appuntamento, dal titolo Bruno Trentin e Antonio Gramsci: confronto sul fordismo, si terrà presso la Fondazione Gramsci lunedì 24 novembre, alle ore 17.00.






















