Il 23° congresso della Fia, Federazione internazionale degli attori, che conta 89 membri in più di 60 Paesi di tutto il mondo, ha approvato una risoluzione che esprime pieno sostegno e solidarietà alla mobilitazione della Slc Cgil, tra cui lo sciopero del 12 dicembre, contro i tagli del governo italiano ai fondi per la cultura e lo spettacolo che mettono a repentaglio la stabilità occupazionale.

Il congresso - in corso a Birmingham - “esprime la propria solidarietà alle rivendicazioni e alle richieste dei lavoratori dello spettacolo e sostiene pienamente le iniziative di mobilitazione promosse dalla Slc Cgil. La Fia aderisce all'appello della Slc Cgil al governo italiano affinché inverta questa rotta dannosa e investa in modo significativo nella cultura e nelle arti performative, garantendo la tutela e i diritti di tutti i lavoratori del settore”.
Nella risoluzione presentata da Slc Cgil c'è il richiamo ai tagli sostanziali al settore cinematografico e audiovisivo e al mancato stanziamento di risorse finanziarie adeguate per teatri e fondazioni liriche, che impedisce il rinnovo di contratti collettivi di lavoro scaduti da tempo. Inoltre - si legge - la legge di bilancio italiana non prevede misure di sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti e precari dello spettacolo, che saranno esposti a maggiori rischi di disoccupazione a causa di queste politiche restrittive.
La Cgil - si legge ancora - ha indetto uno sciopero generale per il 12 dicembre in opposizione a una manovra che non investe in sanità, istruzione e cultura, mentre stanzia risorse significative per la spesa militare; si tratta di una legge di bilancio iniqua che favorisce chi già ha di più anziché sostenere i più vulnerabili.