"Il mestiere dell'arte è un lavoro come tutti gli altri e deve essere retribuito". Ascanio Celestini, attore e narratore, riflette sulla necessità che il mondo dello spettacolo cambi in profondità. La pandemia ha messo in evidenza le grandi contraddizioni di un settore complesso. Ma secondo l'artista romano il cambiamento deve partire dall'interno. Bisogna cominciare a dire no, a rifiutare di lavorare senza essere pagati o sottopagati, a denunciare lo sfruttamento e le pratiche scorrette. Celestini sarà in scena stasera, al Teatro Sperimentale di Pesaro, per festeggiare i vent'anni del suo storico spettacolo Radio Clandestina.