Vibo Valentia è stata proclamata “Capitale italiana del libro” per il 2021, al termine di una competizione che ha visto sfidarsi 23 città, tutte insieme per sostenere il libro e la lettura. La città calabrese è stata scelta perché, come si legge nelle motivazioni della giuria di esperti, “si è distinta per la qualità delle iniziative presentate, esposte con una chiarezza in cui si fondono rigore ed entusiasmo”.

“Questa vittoria di riempie di orgoglio, siamo consapevoli che rappresenta un’opportunità di riscatto per tutta la regione” commenta la segreteria della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, che esprime soddisfazione per le ragioni che hanno indotto la giuria a scegliere Vibo Valentia e cioè l’idea del base del progetto: far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. “Si tratta di un’occasione da non perdere – prosegue la Cgil in una nota -, non fosse altro perché finalmente si dà lustro a una città capoluogo e a tutto il suo territorio provinciale, che ha grandi potenzialità per migliorare la qualità della vita, e agganciarsi a una reale crescita e sviluppo non solo in termini economici e lavorativi”. Oltre al grande patrimonio artistico, culturale e architettonico, e una storia che la città potrà finalmente far conoscere, questa recente iniziativa del ministro della Cultura Dario Franceschini potrà essere l'occasione per avviare il rilancio del settore della cultura, e con esso di tutte le attività collegate, a partire dal turismo.

“Come Cgil Area Vasta facciamo gli auguri alla città di Vibo Valentia e ai suoi cittadini - conclude la nota - nella speranza che proprio la cultura possa essere catalizzatrice per la ripresa di tutti gli altri settori produttivi, per portare al territorio la crescita e il rilancio che merita sia sul piano economico ma soprattutto sociale".