Torna il Festival diffuso delle Culture Mediterranee, nonostante la pandemia. La sesta edizione di Sabir prevede un ricco calendario di appuntamenti in streaming, fino al 5 giugno. Prevista anche una seconda serie di incontri il 10, 11 e 12 giugno. Collettiva ne seguirà alcuni, come quello dedicato alla povertà educativa, previsto per il 4 giugno alle 17.00, in cui la vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani si confronterà, tra gli altri, anche con Giuseppe Massafra, della segreteria nazionale della Cgil. Il Festival, organizzato dall’Arci, vede tra i suoi promotori il sindacato, le Acli, la Caritas, le associazioni A Buon Diritto, Asgi e Carta di Roma.

Quest’anno sarà ancora più cogente il confronto sulla necessità di costruire alternative possibili al modello ingiusto che ha aumentato le distanze tra i Paesi e i popoli che si affacciano sul Mare Nostrum. Il Covid-19 ha svelato tutte le contraddizioni di un modello di sviluppo che produce povertà, diseguaglianze e disastri ambientali. Dopo le precedenti edizioni, che avevano viaggiato da Lampedusa fino a Lecce, arriva quella straordinaria del 2020, che prevede momenti di formazione, incontri internazionali, seminari e conferenze, che si potranno seguire dal sito festivalsabir.it.

Oggi giornata di apertura dedicata alla crisi Covid-19 nel Mediterraneo. Il 4 e 5 giugno si parlerà, oltre che di povertà educativa, di immigrazione, caporalato e sfruttamento lavorativo. Negli incontri dal 10 al 12 giugno, si rifletterà sulle grandi trasformazioni che riguardano il modello di società e di sviluppo, rese evidenti dall’emergenza sanitaria, sulle quali s’impone l’esigenza di un cambiamento. Il 10 giugno, alle 18.00, per i Dialoghi di Sabir, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini discuterà con il direttore dell’Espresso Marco Damilano sul “Futuro del lavoro”.