Ormai è un fatto assodato: la siccità in Italia è un fenomeno strutturale, con il quale dovremo convivere e sul quale dobbiamo intervenire. Non è più possibile liquidarla come evento che capita una volta ogni tanto.

Ne è convinto Corrado Oddi, del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua, che però fa notare come il governo si accinga a varare la solita ricetta, basata su una logica emergenziale e sulle grandi opere.

“Le ipotesi fatte dal governo – spiega Oddi - sono campate in aria e prive di efficacia. Abbiamo sentito parlare di commissariamento e d'interventi tipo grandi invasi che hanno un impatto ambientale negativo e poi non risolvono il problema. Il vero grande nodo è quello della ristrutturazione delle reti idriche perché disperdiamo più del 40 per cento della risorsa". 

Quindi per Oddi ci vorrebbero almeno 10 miliardi di euro d'investimenti nei prossimi cinque anni, mettendo mano al Pnrr che dà poche risorse all’acqua e chiedendo un contributo ai soggetti privati, a partire dalle grandi multiutility, che hanno fatto grandi profitti con le privatizzazioni.