L'incontro in videoconferenza si propone di compiere un’analisi accurata sugli investimenti del piano nazionale di resilienza e ripresa per la provincia pugliese e nello specifico: 1. Un territorio con diversi insediamenti industriali, verso i quali la soluzione dell'idrogeno potrebbe creare le condizioni di efficientamento ed auto sostentamento energetico da un lato, e risoluzioni in termini di impatto ambientale, dall'altro; 2. Una trasformazione storica che merita attenzione e pone le basi per un confronto puntuale e che deve entrare nel merito della sostenibilità e della fattibilità; 3. Un processo nuovo, da costruire attraverso l'impegno non solo degli investitori ma di tutto il territorio che consapevolmente sviluppa una coscienza critica sul tema.

Ma sarà necessario tenere insieme nel dibattito su questo aspetto del Pnrr le diverse sensibilità: da quelle associative a quelle industriali; da quelle degli enti di ricerca a quelle amministrative. Per trovare la giusta sintesi e per creare le migliori condizioni per accogliere questo investimento. “E soprattutto – fa notare il segretario generale della Filctem di Taranto, Giordano Fumarola – affrontare queste prospettive in termini di formazione, sulle professionalità che possono emergere da tale scelta, ponendo l'accento sui livelli occupazionali e sulle migliorie infrastrutturali che possono ricadere sul territorio”. 

Ne discutono i vertici nazionali di Eni, Enel Green Power, Legambiente, il sindaco di Taranto, gli assessori regionali all'Ambiente e allo Sviluppo economico della Puglia, e i livelli provinciali, regionali e nazionali del sindacato, in particolar modo, il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, e il segretario confederale della Cgil, Emilio Miceli.