Sospesa la protesta dei navigator indetta da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp per giovedì 22 dicembre con una manifestazione nazionale a Roma.

Questa mattina i sindacati hanno infatti ricevuto una comunicazione dal ministero del lavoro nella quale si fa sapere che stanno cercando una soluzione per i navigator, il cui contratto, lo scorso ottobre, non è stato rinnovato. Una precisa scelta del governo per coloro che da tre anni sono incaricati di assistere i beneficiari del Reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro o di un’opportunità formativa, proprio nell’ottica della dismissione dell’istituto stesso del Reddito.

Il ministero, davanti alla convocazione della protesta, ha dato la disponibilità a convocare per gennaio il tavolo richiesto dai sindacati, che a loro volta hanno ritenuto opportuno congelare l’iniziativa di lotta. Ieri la ministra Marina Calderone ha ricordato che si tratta di una questione regionale, affermazione sulla quale concorda la segretaria nazionale del Nidil Cgil, Silvia Simoncini, precisando però che, “è vero che è nelle regioni che le politiche attive vengono agite, organizzate e potenziate, ma la soluzione deve essere nazionale, le disposizioni e le risorse devono essere centrali e uniformi su tutto il territorio e non a geometrie variabili con diversità tra regioni come successo negli ultimi mesi. Bisogna procedere come accaduto per i precari della sanità”.   

Simoncini sottolinea infine come non ci sia connessione tra la sorte dei navigator e quella del reddito di cittadinanza: “Abbiamo chiesto di slegare i due fattori, perché i navigator si sono occupati di tante cose in tre anni di attività, sono professionisti del loro settore e costituiscono una forza-lavoro che serve, soprattutto alla luce delle tantissime risorse previste dal Pnrr proprio per le politiche attive, che devono essere centrali e pubbliche”.