Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini interviene oggi su vari temi di attualità, dal giudizio sul governo Conte due al Recovery Fund, passando per l’avvicinarsi della fine degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti con una intervista di Paolo Griseri su La Stampa (p.9): “Un patto con Conte sulle riforme e ora lo Stato entri nelle imprese”. Sulla prima pagina del Sole 24 ore l'allarme sulla possibile chiusura di un terzo delle piccole imprese.

Landini, le aziende chiedono la fine del blocco dei licenziamenti legato al coronavirus. Siete d'accordo?  è la domanda di Griseri: “Nei prossimi giorni – risponde Landini - insieme a Cisl e Uil, proporremo al governo la proroga del blocco fino a fine anno”. Uno scontro frontale con le imprese? “Al contrario: una opportunità anche per loro. Il blocco dei licenziamenti è un investimento anche per le imprese perché consentirà di avviare corsi di formazione per la riqualificazione dei dipendenti. Tutti dobbiamo collaborare per far fronte ai cambiamenti che arriveranno dopo il Covid”.Nella intervista (che in mattinata sarà disponibile sul sito della Cgil nazionale) il leader Cgil risponde anche alle domande sui progetti per assicurarsi i finanziamenti di Bruxelles, sulla riapertura delle scuole il 14 settembre e sulla importanza di far crescere la formazione tra i ragazzi. “Chiediamo – dice tra le altre cose Landini - che l'obbligo scolastico vada da 3 a 18 anni. L'uscita dall'emergenza è un'occasione irripetibile per riformare il sistema scolastico. Dobbiamo sfruttarla. Non è sopportabile che tanti ragazzi italiani laureati vadano all'estero. La loro emigrazione è superiore all'immigrazione degli extracomunitari che tanto spaventa i sovranisti”.Molto importante anche la parte del ragionamento di Landini relativa ai finanziamenti per gli investimenti. “Dopo quel che è accaduto a Bruxelles nei giorni scorsi sono più fiducioso. Abbiamo assistito ad una svolta importante, impensabile fino a pochi mesi fa. Gli Stati hanno accettato l'idea di un bond per finanziare l'uscita dalla crisi del Covid. Era una delle richieste di tutti i sindacati europei”.

Quello che chiediamo al governo
Molte le richieste dei sindacati al governo: “Ci sono rinnovi contrattuali che riguardano 9 milioni di persone. C'è da realizzare una vera riforma fiscale e bisogna ridurre le tasse sugli aumenti salariali dei contratti nazionali. Dobbiamo investire sulla sicurezza sul lavoro: non è possibile che appena si riaprono i cantieri si torni a morire. Con le imprese dobbiamo contrattare un nuovo sistema di formazione e organizzazione del lavoro che preveda, ad esempio, tra le due e le quattro ore di formazione permanente alla settimana all'interno dell'orario di lavoro”.

Regole certe per lo smart working
E poi c’è il tema molto attuale dello smart working. Bisogna evitare che le aziende sfruttino l’occasione per rimettere in discussione i contratti di lavoro: “Non deve andare così – afferma Landini - lo smat working, secondo me, diventerà una delle modalità del lavoro di ciascuno. Penso che in futuro non dovranno esserci lavoratori che stanno sempre a casa e altri che vanno sempre in ufficio. Ciascuno potrebbe fare due giorni di lavoro da casa e gli altri in ufficio. Per questo penso che lo smart working avrà le stesse regole dell'altro lavoro. Se, ad esempio, io lavoro da casa di notte, devo essere pagato come se lavorassi di notte in azienda”.

Lo Stato nelle imprese
Un altro snodo politico importante dell’intervista riguarda il ruolo dello Stato in economia partendo dall’analisi di quello che è successo con Autostrade. “Non mi spaventa uno Stato che torni ad occuparsi direttamente delle aziende strategiche per il sistema economico italiano. Uno Stato capace di farsi imprenditore è ciò di cui oggi abbiamo bisogno”

Ammortizzatori sociali in scadenza: è allarme per i lavoratori del turismo, commercio e servizi.
Mentre nel paese si sta faticosamente cercando di ripartire con le attività e il lavoro, i settori del turismo, commercio e servizi stanno vivendo una fase estremamente critica a causa delle conseguenze sull’economia e sul lavoro dell’emergenza epidemiologica. Lo ricorda la Filcams Cgil che rilancia l’allarme sulla situazione nei vari settori in crisi. “L’esigenza di continuare a dare risposte su occupazione e reddito alle persone deve essere la priorità”, afferma Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil “è indispensabile la proroga degli ammortizzatori con causale COVID almeno per un arco temporale coerente con la previsione di ripresa dei settori per sostenere l’occupazione e non disperdere professionalità”. La proroga degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti sono indispensabili, così come è necessario prevedere una riforma degli ammortizzatori sociali più inclusiva e con tutele universali, perchè l'emergenza pandemica ha reso ancora più evidente che un mondo del lavoro diseguale e frammentato porta ad uno stato sociale debole e ad un impoverimento delle persone.Sul sito della Filcams tutte le richieste del sindacato.

Vertenza Corneliani. Paoloni (Filctem Cgil): “Finalmente lo Stato” 
“È il primo caso, può diventare davvero un nuovo modello. Lo Stato finalmente fa politica industriale e investe sul valore del Made in Italy. Dopo un mese e mezzo di lotte, ad agosto si tornerà a produrre”: ha detto Sonia Paoloni, segretaria nazionale della Filctem Cgil, riguardo l’esito positivo della vertenza Corneliani. “Non è una forzatura parlare di nazionalizzazione – prosegue Paoloni -, per la prima volta è stato infatti applicato l’articolo 43 del decreto Rilancio che prevede, nello specifico, che lo Stato investa tramite il MiSE per marchi storici di interesse nazionale nei casi di aziende con almeno 250 dipendenti in crisi finanziaria, non produttiva”. “Corneliani rientra perfettamente in questa fattispecie – precisa Paoloni – perché sta sul mercato della moda e il suo problema è che non ha ordinativi in questo momento”.“Grazie a questo accordo, i fondi del Mise saranno disponibili a partire da settembre. Nel frattempo, l’azienda dovrà garantire la liquidità presentando un piano per sbloccare i fondi entro pochi giorni. Quindi per agosto si ricomincia a lavorare”: ha concluso la segretaria nazionale della Filctem Cgil.

Cnhi. Fiom: convocazione al Mise è primo risultato degli scioperi unitari“
La convocazione del tavolo di confronto del Ministero dello Sviluppo economico su Cnh Industrial è un primo risultato degli scioperi di questi giorni e della manifestazione di oggi a Brescia. L'incontro, in programma per mercoledì 29 luglio alle ore 11, sarà presieduto dalla sottosegretaria Todde.La Fiom ritiene necessaria la presenza anche del Ministero del Lavoro per un confronto nel merito dell’utilizzo efficace del contratto di solidarietà”.

Contratto giocattoli: presentata la piattaforma
Ieri, 22 luglio,le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil si sono incontrate con Assogiocattoli, in un incontro in videoconferenza, allo scopo di illustrare i contenuti della piattaforma sindacale relativa al rinnovo per il triennio 2020-2022 del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2019. “Dopo essere entrati nel merito dei contenuti normativi ed economici della piattaforma votata dai lavoratori, le imprese presenti al tavolo hanno respinto l’impostazione della piattaforma, giudicata aggressiva. Inoltre, le stesse imprese si sono spinte alla messa in discussione del modello complessivo che regola le relazioni sindacali, giudicandolo un ‘teatrino’, imponendo di conseguenza un blocco del confronto fino al 2021 senza nessuna garanzia reale sull’avvio del negoziato”: hanno ribadito le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec.

Rapporto Ispra. Genovesi (Fillea): quadro preoccupante anche nelle grandi città. Serve un nuovo modello di sviluppo.
“Il Rapporto Ispra ci consegna un quadro preoccupante anche in relazione alle grandi e medie città” così il segretario generale Fillea Alessandro Genovesi commenta i dati contenuti nel Rapporto Ispra 2020.Per il leader degli edili Cgil occorre che “il Governo acceleri sul collegato ambientale con norme chiare in termini di saldo zero, di rigenerazione con l'ambizione di anticipare anche gli obiettivi ONU e facendo del recupero del costruito l'obiettivo di fondo di un nuovo modello di sviluppo e di città sostenibile socialmente e ambientalmente attenta ai bisogni dei più fragili - anziani, giovani, migranti - e delle periferie” conclude Genovesi.

Scandalo a Piacenza: un’intera caserma dei carabinieri sequestrata
Grande indignazione nel sindacato per quello che è successo ieri a Piacenza. Se ne parla in un comunicato congiunto firmato dalla Cgil nazionale, dalla Cgil Emilia Romana e dalla Cgil di Piacenza: “Vogliamo anche sottolineare – si legge nel comunicato - come quanto accaduto, insieme ad altri episodi di corruzione avvenuti recentemente in ambienti militari, stiano a dimostrare quanto forte sia il bisogno di aprire questa realtà ad un sistema di trasparenza senza il quale rimane difficile realizzare ciò che la stessa Carta Costituzionale ci impone”.“Questo mondo è rimasto troppo a lungo chiuso all'esercizio del confronto aperto con la società civile e con gli stessi militari. Solo nel 2018, ad esempio, grazie ad un ricorso di alcuni militari la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto di costituire libere Organizzazioni Sindacali fra le forze armate. È tempo che la politica e il Parlamento provvedano a colmare questo vuoto durato purtroppo per 70 anni, avendo tuttavia il coraggio della modernità e della trasparenza legiferando in modo da consentire davvero il libero esercizio sindacale, superando posizioni anacronistiche che purtroppo condizionano e impediscono ancora la nascita di una buona legge. Tutto ciò a garanzia di quella trasparenza e a sostegno dei principi di legalità che caratterizzano lo spirito di servizio di quelle donne e quegli uomini che operano nelle forze armate rendendole presidio di democrazia. Auspichiamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso portando alla luce tutti i fatti che sono stati oggetto dell'indagine”.

La Cgil Palermo esprime solidarietà al sindaco di Carini Giovì Monteleone e al sindaco di Capaci Pietro Puccio dopo i vili atti intimidatori subiti nelle ultime ore. 
“La Cgil Palermo esprime solidarietà a Monteleone e Puccio  e chiede che gli organi inquirenti facciano al più presto chiarezza sulle vicende per individuare responsabilità e i motivi alla base dei gesti intimidatori, nei confronti dei quali esprime ferma condanna  - dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – Puccio e Monteleone non resteranno soli, a loro va tutto il sostegno del mondo sindacale. Come Cgil chiediamo alle istituzioni di intensificare la vigilanza e l'attenzione nei confronti delle amministrazioni locali impegnate nei territori a difesa della legalità e della trasparenza”.

“Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil
La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti
Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: https://www.collettiva.it/agenda/