I lavoratori in Campania hanno approvato l'accordo Whirlpool, con una grande affluenza al referendum: oltre l'87% del totale. I sì hanno superato l'80%. E' quanto si apprende da una nota della Fiom. L'intesa era stata firmata il 2 luglio: Carinaro e None sono salvi, così come tutti gli altri stabilimenti del gruppo. Non ci sarà alcun licenziamento per gli oltre 2.000 lavoratori per tutta la durata del piano industriale, cioè fino al 2018. Queste le linee guida.

"L'altissima affluenza – oltre l'87% – e il risultato del referendum per l'ipotesi di accordo Whirlpool in Campania sono la dimostrazione della grande responsabilità dei lavoratori in difesa del lavoro, degli investimenti e dell'occupazione; una inequivocabile condivisione dei contenuti dell'accordo. Un voto che responsabilizza la Whirlpool nel ruolo che deve svolgere per il futuro del settore in questa regione e che chiede un impegno anche al governo e alle istituzioni". Lo dichiara Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil.

"Oltre l'80% dei lavoratori ha votato sì dimostrando che abbiamo avuto ragione a porre sin dal primo momento la questione dell'emergenza occupazionale e industriale che i lavoratori vivono in questa regione, chiedendo a Whirlpool di ripensare le proprie scelte industriali".

"Gli investimenti aggiuntivi previsti dal piano industriale su Napoli e Carinaro, l'assegnazione di una missione produttiva per lo stabilimento di Carinaro, la prospettiva e l'impegno di Whirlpool di una reindustrializzazione di Teverola, il riequilibrio delle attività tra Varese e Fabriano in favore di Carinaro sono le scelte di fondo che i lavoratori hanno condiviso e sostenuto con il voto a questo accordo", conclude.

Soddisfazione arriva anche dalla Cgil Campania. "L'esito del voto dei lavoratori della Whirlpool di Carinaro e Napoli è frutto dell'impegno del sindacato che, con la lotta e la mobilitazione, è riuscito ad evitare la chiusura di uno stabilimento, come quello della provincia di Caserta, strategico per l'apparato produttivo campano". E' quanto afferma il segretario generale regionale della Cgil, Franco Tavella, secondo il quale "la missione produttiva del sito, assieme alla salvaguardia dello stabilimento di Napoli, sono pezzi fondamentali di un accordo che è riuscito ad allontanare lo spettro della chiusura dello stabilimento di Carinaro".