L’estate sta finendo, un’estate di stragi, segnata dai fatti del ponte Morandi a Genova e degli escursionisti morti nel Pollino. Un’estate, l’ennesima, sotto i riflettori per i Vigili del fuoco. I titoli roboanti dei giornali ne hanno fatto per l’ennesima volta una ‘banda di eroi’, ma la realtà in cui questi uomini e queste donne sono costretti  a lavorare è ben diversa. La loro, infatti, è un’emergenza costante. A rivelarlo sono i dati che la Fp Cgil va ripetendo ormai da mesi, ma che solo in occasioni di disastri più o meno naturali esce dal cono d’ombra della disattenzione generale. 

Per il sindacato, infatti, il corpo soffre di cronica carenza d’organico. Mancano tra i 5 e gli 8 mila vigili. Servono altri 2 mila operatori per arrivare ai 33.826 stabiliti dalla legge. Non è dunque un caso se la mattina del 14 agosto, quando il ponte Morandi è venuto giù trascinando con sé 43 persone, la Liguria non era in grado di affrontare autonomamente l’evento. È quindi partito l'ordine di mandare squadre di vigili del fuoco da altre Regioni. 95 sono arrivati dal Piemonte, 46 dalla Lombardia, 31 dalla Toscana, 15 dall'Emilia Romagna e due dal Veneto.

In casi simili, è normale chiamare rinforzi da altrove. "Se però il terremoto nel Centro-Sud, avvenuto lo stesso giorno, fosse stato più grave – avverte Mauro Giulianella, Coordinatore Nazionale Vvf presso la Fp Cgil - saremmo andati in affanno dovendo gestire due emergenze contemporaneamente". Per questo la carenza di organico resta un problema da affrontare con assoluta priorità.

Secondo la Funzione pubblica Cgil, servirebbero almeno 8 mila  lavoratori in più. Dopo il crollo di Genova, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato 1.500 nuove assunzioni. Ma non ha specificato se vadano considerate in aggiunta o solo in integrazione alle 612 già previste dal precedente governo nell'ambito degli 8 mila ingressi in tutte le Forze dell'ordine. Le integrazioni, in ogni caso, sono ancora ferme per problemi di copertura.

C'è poi, anche qui, il problema del precariato. I precari, definiti "discontinui", sono volontari iscritti in un elenco, che vengono chiamati e assunti ogni volta per soli 14 giorni, a seconda delle esifgenze. ‘Eroi’ a tempo determinato, insomma. La manovra 2018 ha previsto un piano di stabilizzazione, ma dei 12.700 presenti nel registro, solo 7.800 sarebbero idonei per l'assunzione permanente. Per quest'anno potranno entrare solo in 105, ma tutto resta fermo.

Non è quindi un caso se nei giorni immediatamente successivi al disastro del Ponte Morandi, i vigili del fuoco della Fp Cgil abbiano scritto un lungo post sul loro account Facebook, chiedendo attenzione per le loro esigenze, anche quando la luce dei riflettori si sarà spenta sul loro lavoro. L’estate sta finendo, le disgrazie si dimenticano, ma i problemi restano.