Manifestazione alla Kemet di Pontecchio Marconi (Bologna) il 28 ottobre. Il presidio dei lavoratori, informa la Fiom Cgil di Bologna, è solo una delle iniziative della vertenza, scattate dopo l’abbandono del tavolo della trattativa da parte della multinazionale americana, lo scorso 1 ottobre.
“Oggetto del negoziato – ricorda la Fiom - è la dichiarazione di 50 esuberi tra il personale indiretto e la richiesta di uno stravolgimento degli orari di lavoro quale condizione per eventuali investimenti per lo stabilimento di Pontecchio Marconi che occupa attualmente 482 dipendenti”. L’azienda è specializzata in componentistica e condensatori.
“A seguito di tale iniziativa – prosegue la Fiom - sono partiti immediatamente scioperi articolati ai quali Kemet ha risposto disdettando tutti gli accordi aziendali in essere sugli orari di lavoro”. La manifestazione del 28, spiega il sindacati, “ha l'obiettivo di dare visibilità a questa ennesima vertenza aperta da una multinazionale nel nostro territorio” e punta alla “convocazione di un tavolo di trattativa in sede istituzionale, con l'obiettivo di iniziare un negoziato che impegni Kemet su prospettive di lungo termine, con veri investimenti su nuovi prodotti, senza scaricare i costi della competitività esclusivamente sulle lavoratrici ed i lavoratori che in questi anni hanno già pagato un prezzo molto alto dalle riorganizzazioni che hanno già comportato la chiusura dello stabilimento di Vergato e la cessione di quello di Monghidoro e della Divisione Macchine”.
Vertenza Kemet (Bologna), 28/10 presidio e manifestazione
27 ottobre 2014 • 00:00