È stato rinnovato ieri sera (14 maggio), dopo tre anni di trattativa, il contratto integrativo per gli 11.600 artigiani del settore alimentare e panificazione del Veneto. “Un buon accordo che punta all’unificazione contrattuale del settore alimentare con quello della panificazione, sia sul versante dei contributi da versare ad Ebav (l’ente bilaterale artigiano del Veneto), sia sul versante degli aumenti economici e sia sul versante delle prestazioni assistenziali”, affermano in una nota unitaria Renzo Pellizzon (Flai Cgil), Andrea Zanin (Fai Cisl) e Nicola Storti (Uila Uil).

Ecco le novità. La costituzione dell’Osservatorio Regionale al fine di verificare tempestivamente il livello occupazionale, lo sviluppo delle imprese e l’idoneità delle prestazioni fornite da Ebav; la formazione e l’aggiornamento professionale previsto da appositi fondi di categoria, assieme alla formazione in materia di sicurezza; l’avvio ormai a regime del fondo sanitario “Sani.In.Veneto” istituito nel 2013 con specifiche intese interconfederali regionali; la costituzione di una banca ore per la gestione, fermo restando l’istituto della flessibilità, di brevi periodi di minor attività produttiva.

Vengono poi istituite nuove prestazioni assistenziali, su favorire e sostenere l’iscrizione ai fondi di previdenza complementare, sostegno alle famiglie con genitori di età superiore a 80 anni; l’aumento economico mensile per il settore alimentare a partire dal 1-11-2015 sarà di 37 euro al 5° livello per arrivare a 50 al novembre 2017, è prevista una quota di 135 euro come una tantum; l’aumento economico mensile per il settore panificazione a partire dal 1-11-2015 sarà di 20 euro al livello A3 per arrivare a 26 euro al novembre 2017, mentre al libello B3 sarà di 10 euro per arrivare al novembre 2017 a 14. È prevista una quota rispettivamente per A3 e B3 di 60 euro e di 35 euro di una tantum.